Favorire l’ingresso dei giovani in agricoltura, dedicando loro contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero: il decreto Semplificazioni punta sulla terra e sugli under 40 con nuovi incentivi a sostegno dell’auto-imprenditorialità e del subentro di giovani nelle imprese agricole già esistenti su tutto il territorio nazionale.
Due gli interventi agevolativi riconosciuti: un contributo a fondo perduto nella misura del 35% e un finanziamento a tasso zero nella misura del 60%. Sono ammessi investimenti fino a 1,5 milioni di euro, con una durata da 5 a 15 anni.
La novità consiste nell’estensione della misura all’intero territorio nazionale, finora prevista solo per le aziende agricole giovanili ubicate nel Mezzogiorno. Gli aiuti sono concessi per il subentro in un’impresa agricola esistente da parte di giovani che la acquisiscano per intero. A seguito del subentro, l’amministrazione dell’azienda deve risultare interamente detenuta, senza alcuna limitazione, dai soggetti dell’impresa beneficiaria. L’impresa cedente non può direttamente o indirettamente detenere partecipazioni dell’impresa beneficiaria o esercitare sulla stessa poteri di amministrazione o direzione.
BENEFICIARI. Possono accedere alle misure in esame le micro, piccole e medie imprese in qualsiasi forma costituite, subentranti nella conduzione di un’intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l’attività agricola. L’azienda rilevata, inoltre, deve essere attiva da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Le imprese subentranti devono presentare progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda oggetto del subentro attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
PROGETTI FINANZIABILI. I progetti finanziabili non possono prevedere investimenti superiori a 1.500.000 euro, Iva esclusa e devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:
- miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione;
- miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell’Unione europea;
- realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura.
Ad ogni modo, i progetti non possono essere avviati prima della data di ammissione alle agevolazioni.