Dall’esordio del Piano nazionale di ripresa e resilienza ne è trascorso di tempo, tant’è che già in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il terzo atto di una importante operazione economica per lo sviluppo del Paese.
Il Decreto Pnrr 3 diventerà legge il prossimo 25 aprile. Si tratta di un documento contenente disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale degli investimenti complementari al Pnrr, il cosiddetto Pnc.
Diversi i punti di semplificazione delle procedure contenuti al suo interno: dalla Pubblica amministrazione al mondo della scuola fino ai lavori pubblici e all’ambiente. L’iniziativa è stata voluto dal governo Meloni, su proposta dello stesso Presidente del consiglio e del ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.
Oltre all’accelerazione e semplificazione delle procedure a 360 gradi, trovano spazio nel Decreto anche l’attuazione delle politiche di coesione, di politica agricola comune e di politica giovanile.
In questo e nei prossimi contributi punteremo i riflettori sui punti salienti del nuovo Decreto governativo. Partiamo dal mondo della ricerca e dell’occupazione.
BONUS ASSUNZIONE RICERCATORI. Si chiama così la misura del valore complessivo di 150 milioni di euro, volta a fornire sostegno alle Università per l’assunzione di personale con in possesso il titolo di dottore di ricerca. Le imprese che co-finanzieranno le borse di dottorato innovativo avranno diritto, inoltre, a un esonero contributivo fino a 7.500 euro per singola assunzione, nel limite massimo di due assunzioni a tempo indeterminato.
Obbligo dell’impresa sarà quello di cofinanziare, nella percentuale del 50% della spesa, i dottorati in materia innovativa industriale oppure assumere a tempo indeterminato ricercatori ufficiali.
L’esonero contributo di cui beneficeranno le imprese verrà applicato per, al massimo, 24 mesi a partire dal primo gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2026, coincidente la durata per tutto il periodo di attuazione del Pnrr.
Si attende un apposito decreto del Ministro dell’Università e della ricerca per l’operatività del caso.