19.10.21

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Il Mise chiama all’appello il bando Marchi + : 3 milioni di euro per la tutela delle Pmi

Vi ricordate i bandi Brevetti +, Disegni+ e Marchi + indetti dal Mise per il 2021, stanziando complessivamente 38 milioni di euro?

Da oggi, a disposizione delle piccole e medie imprese ci sono, nello specifico, 3 milioni di euro per la tutela dei marchi dell’Unione europea e internazionali. Si tratta di un rifinanziamento di queste misure che rientra tra gli interventi previsti dal Piano strategico sulla proprietà industriale per il triennio 2021-2023, che si inserisce nel quadro delle riforme previste dal Recovery plan.

I bandi sono entrati nel vivo a “scaglioni”: a fare strada è stato lo scorso 28 settembre il bando Brevetti+, mentre le domande relative al bando Disegni+ sono partite dal 12 ottobre e quelle relative al bando Marchi+ potranno essere inviate a partire da oggi, 19 ottobre 2021.

Ma qual è lo scopo del bando Marchi +? Sostenere le imprese di micro, piccola e media dimensione nella tutela dei marchi all’estero tramite l’acquisizione di servizi specialistici, che si tratti sia di agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione europea sia di agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali.

Nel giro di nemmeno 20 giorni, però, già è tempo di primi bilanci: dal Mise, infatti, fanno sapere che le imprese hanno risposto massivamente ai bandi, tanto da esaurire subito le risorse inizialmente stanziate.

Alla luce di questi risultati, il Mise ha proposto nel Piano strategico sulla proprietà industriale per il triennio 2021-2023 una serie di novità per potenziare e dare continuità ai bandi.

Le novità riguardano aspetti di carattere finanziario, procedurale, regolamentare e promozionale. Dal punto di vista finanziario, si rende evidente l’esigenza di rifornire introiti ai bandi, anche se, nell’ambito del Pnrr, è prevista una specifica allocazione di risorse aggiuntive limitatamente alla misura Brevetti+. Guardando all’aspetto procedurale, andrebbe semplificata la procedura di accesso ai bandi, abolendo il fantomatico click day. La possibilità di estendere la platea dei soggetti beneficiari rientra, invece, nell’aspetto regolamentare. Infine, l’attività di monitoraggio delle misure sarà diretta anche alla progettazione di azioni efficaci di promozione della cultura della proprietà industriale, in grado di far comprendere agli operatori la valenza dei brevetti, dei marchi e dei disegni nello sviluppo delle imprese.

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