Quando si è piccoli si ha paura del buio. Crescendo, poi, si ha paura della luce. Nello specifico, delle bollette elettriche (cit. dal web).
E se vi abbiamo strappato un sorriso con questa battuta da “giullari” di corte, può solo farci piacere. Un pò meno, invece, si apprezza l’aumento del costo del servizio di distribuzione dell’energia elettrica, aumentata di circa il 30% (se non di più) per rimpinguare le casse dello Stato.
Per fortuna, però, che il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Sostegni ter, che destina 390 milioni di fondi per le imprese del commercio al dettaglio, tessile, intrattenimento, discoteche, wedding ed anche contro il caro energia.
Con il decreto legge, a fianco di nuovi sostegni alle attività maggiormente colpite dall’emergenza Covid, sono stati introdotti, nello specifico, interventi per contrastare l’aumento del costo della bolletta energetica per le imprese.
LOTTA AL CARO ENERGIA. Si tratta di un pacchetto di misure calibrato verso le filiere produttive che rischiano maggiormente l’interruzione delle attività: 1,2 miliardi per annullare a tutte le imprese gli oneri di sistema nel primo trimestre del 2022. Riguarderà le attività che nei contratti impegnano potenza anche sopra i 16,5kW; 540 milioni per contributi sotto forma di credito d’imposta pari al 20% delle spese elettriche (tutta la bolletta) per le imprese energivore, circa 3.800, che hanno subito incremento dei costi +30% rispetto al 2019.
Dal primo febbraio al 31 dicembre 2022, inoltre, il Governo pare abbia previsto anche una misura per i fotovoltaici incentivati con vecchi sistemi: in caso di extra profitto devono riversarne una parte al Gestore dei servizi energetici (GSE) tramite compensazione. L’importo verrà deciso dal GSE.
Insomma, c’è da fare ancora parecchia luce sui fatti.