Sono giorno complessi anche per il Governo italiano che prova a fronteggiare la nuova emergenza economica, diretta conseguenza della guerra tra Russia e Ucraina, con misure urgenti, decreti e regolamenti.
Focus sulla filiera agroalimentare, che ha diritto ad un credito d’imposta per l’acquisto di carburante. Le imprese agricole e della pesca, a seguito delle disposizioni del decreto Ucraina, potranno richiedere un contributo in forma di credito di imposta pari al 20% della spesa sostenuta dalle imprese agricole e della pesca per l’acquisto del carburante effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell’anno 2022, entro i limiti stabiliti per gli aiuti di Stato.
Il credito è, comunque, cedibile ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
C’è dell’altro ed è la rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui agrari. In base al decreto legge, infatti, le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura potranno rinegoziare e ristrutturare i finanziamenti in essere e allungare fino a 25 anni il relativo periodo residuo di rimborso. Inoltre, nel rispetto del regime de minimis, Ismea potrà contribuire a contrastare la crisi di liquidità di imprese agricole e pescatori, prestando garanzie fino a 5 milioni di euro per singolo beneficiario.
Incrementato di 35 milioni, inoltre, il Fondo per lo sviluppo e il sostegno della filiera.