Si sono aperti i termini per presentare richiesta di accesso ai nuovi contributi destinati alle imprese produttrici di energie rinnovabili ed erogabili tramite contratti di sviluppo. Si tratta, nel complesso di oltre tre miliardi di euro, di cui oltre la metà, cioè due miliardi, sono finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
I BANDI. Nel complesso sono due. Il primo decreto, da un miliardo di euro, nasce dall’investimento europeo sulle rinnovabili, dal fotovoltaico all’eolico, fino alle batterie. Il secondo rende attuativo l’investimento destinato a irrobustire la competitività e la resilienza delle filiere produttive, riservato alle aziende dei settori automotive, design, moda e arredo, microelettronica e semiconduttori, metallo ed elettromeccanica, chimica-farmaceutica e agroindustria.
I contratti di sviluppo offrono finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto. Le imprese che faranno domanda senza tuttavia vedersi riconosciuti i requisiti necessari per accedere al finanziamento, rientreranno nella graduatoria ordinaria dei contratti di sviluppo rifinanziati dalla Legge di Bilancio (1,370 miliardi) dal 2022 al 2026.
Le domande si presentano tramite il portale Invitalia. Trattandosi di risorse relative anche al Pnrr, scatta la verifica dei requisiti anche in ambito comunitario. L’istruttoria avviene in ordine cronologico di presentazione delle domande; valutabili anche progetti già presentati ma non avviati alla data del primo febbraio 2020 e sospesi per esaurimento risorse, se rientrano nelle filiere individuate.