
C’è tempo fino al 20 giugno 2022 per fare domanda di accesso al nuovo contributo a fondo perduto previsto dal decreto Sostegni bis e rivolto alle attività di mense e catering che, nel 2020, hanno subito un calo di fatturato del 15% a causa del Covid.
L’indennizzo a cui si ha singolarmente diritto, qualora si soddisfino i requisiti, ammonta a un valore fino a 10mila euro, da un fondo di 100 milioni.
I BENEFICIARI. Possono ottenere il ristoro le imprese con riduzione di fatturato 2020 a causa del Covid pari ad almeno il 15% su base annua. Possono richiederlo anche le imprese costituite nel 2019: in questo caso il calo del 15% del fatturato si misura in rapporto ai mesi corrispondenti del 2020.
Le imprese beneficiarie svolgono servizi di ristorazione definiti da un contratto con un committente pubblico o privato, per la ristorazione non occasionale di una comunità delimitata e definita, quale a titolo esemplificativo ristorazione per scuole, uffici, università, caserme, strutture ospedaliere, assistenziali.
I codici Ateco di riferimento sono, infatti, il 56.29.10 (mense) ed il 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale).
I REQUISITI. Occorre che, al momento della domanda, si risulti essere impresa regolarmente costituita, iscritta e attiva nel registro delle imprese; avere sede legale o operativa ubicata sul territorio nazionale; presentare un ammontare dei ricavi nell’anno 2019 generato per almeno il 50% dai corrispettivi; non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie; non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019. Su quest’ultimo punto, fanno eccezione le microimprese e le piccole imprese, purchè risulti rispettato il punto precedente, e a condizione che non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o per la ristrutturazione.