Dopo il Covid, che ha messo in ginocchio un’intera economia, arriva l’influenza aviaria, che si abbatte sulla biodiversità.
Il Governo, però, non si fa trovare insensibile. Il Ministero delle Politiche agricole ha, infatti, approvato i criteri di accesso ai fondi stanziati dalla legge di Bilancio 2022 per la concessione di indennizzi alle aziende avicole danneggiate dall’influenza aviaria e il riparto delle risorse del Sostegni Ter per finanziare interventi di biosicurezza volti a contrastare la diffusione della peste suina.
Si tratta di due provvedimenti in campo. Il primo prende origine dal decreto del 12 maggio 2022 relativo ai contributi per l’aviaria e il secondo dal decreto del 29 aprile 2022 per gli interventi di biosicurezza. Analizziamole nello specifico.
CONTRIBUTI PER L’AVIARIA. Il primo intervento riguarda il sostegno delle aziende avicole italiane tanto della produzione primaria quanto della trasformazione, che hanno subito danni indiretti dalle misure veterinarie e dalla restrizione alla movimentazione di prodotti avicoli e volatili vivi nel periodo 23 ottobre – 31 dicembre 2021.
I beneficiari spaziano quindi dagli allevamenti fino ai centri di imballaggio delle uova, mentre le perdite riconosciute vanno dalla trasformazione delle uova in ovoprodotti alla perdita di valore della carne, fino alla riduzione dell’attività produttiva.
INTERVENTI DI BIOSICUREZZA. Il secondo provvedimento contiene la ripartizione del Fondo di parte capitale per gli interventi strutturali e funzionali in materia di biosicurezza previsto dal decreto Sostegni Ter.
Si tratta in tutto di 15 milioni di euro, assegnati alle Regioni sulla base della consistenza del patrimonio suinicolo e delle differenti tipologie di allevamento, distinguendo fra le Regioni ricadenti nelle aree denominate “Zona Infetta” e “Zona di Protezione” e prevedendo anche una ulteriore “Zona di Sorveglianza Esterna” di 10 chilometri di raggio, istituita per rafforzare l’azione di contenimento dell’epizoozia.
Gli indennizzi serviranno a finanziare interventi strutturali e funzionali in materia di biosicurezza, diretti a mitigare il rischio di diffusione del virus responsabile della peste suina africana.