Spazio alla sostenibilità delle start-up innovative nel decreto Bollette, in Gazzetta Ufficiale dallo scorso 30 marzo.
Il decreto, recante “misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali” pone, infatti, una particolare attenzione alle imprese giovani, con un budget di spesa, per il 2023, di 2 milioni di euro. E lo fa con un emendamento al testo di conversione in legge del decreto Bollette, quando, in fase di approvazione alla Camera, viene introdotto l’articolo 14-bis, che prevede un apposito credito d’imposta alla causa.
Si tratta, nello specifico, di un credito d’imposta pari al 20%, fino ad un massimo di 200mila euro, per gli investimenti volti alla realizzazione di progetti in ottica di sostenibilità ambientale ed energetica.
È indispensabile, però, che le aziende beneficiarie si siano costituite dal 1° gennaio 2020 e che svolgono l’attività nei settori ambientale, delle energie rinnovabili e della sanità.
Le attività supportabili dal credito d’imposta si articolano lungo due direttive: ricerca e sviluppo, ovviamente a vocazione green e per una auspicata riduzione dei consumi energetici.
IL DECRETO BOLLETTE. Con il nuovo decreto bollette, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 30 marzo ed entrato in vigore il giorno successivo, si allunga la vita al 30 giugno 2023 dei crediti d’imposta energia per imprese e famiglie.
Focalizzandoci sulle imprese energivore e gasivore, il decreto Aiuti prevedeva un credito d’imposta relativo al consumo di energia elettrica e gas del I e II trimestre 2022. Successivamente, il decreto Aiuti-bis ha esteso il credito al III trimestre 2022. Con il decreto Aiuti-ter il Legislatore ha esteso a ottobre e novembre 2022 l’agevolazione, aumentando le percentuali di credito previste e la platea dei beneficiari.
Adesso, alle imprese energivore è riconosciuto un credito di imposta del 45% per il primo trimestre 2023; del 20% per il secondo trimestre 2023, nel caso in cui nei primi tre mesi dell’anno le imprese hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019.
Per le imprese gasivore, spetta una percentuale dei crediti d’imposta del 45% per il primo trimestre 2023 per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, come previsto dalla Manovra; del 20% per il secondo trimestre 2023 se nei primi tre mesi dell’anno le imprese hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019.