Si aprirà il 31 gennaio 2023 il secondo sportello per fare richiesta di accesso all’agevolazione “Accordi per l’Innovazione”, destinata alle imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o siano fornitrici di servizi all’industria o si occupino di attività di ricerca.
La misura, che aveva già aperto un primo sportello la tra aprile e maggio 2022, torna a supportare le imprese grazie al Fondo nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza che ha sbloccato 500 milioni di euro, cifra ulteriore a quella già stanziata in passato.
A differenza del primo sportello, però, ciascun soggetto proponente potrà presentare una sola istanza in qualità di singolo proponente o in qualità di soggetto capofila di un progetto congiunto. Le istruttorie delle domande, inoltre, avverranno secondo un punteggio di graduatoria di merito, anziché secondo l’ordine temporale di presentazione.
Da tenere a mente anche un’altra data, quella del 17 gennaio 2023, quando sarà possibile compilare la domanda di accesso all’agevolazione dal sito internet del soggetto attuatore.
PROGETTI FINANZIABILI. Tutti quelli che riguardano attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”:
- Tecnologie di fabbricazione
- Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
- Tecnologie abilitanti emergenti
- Materiali avanzati
- Intelligenza artificiale e robotica
- Industrie circolari
- Industria pulita a basse emissioni di carbonio
- Malattie rare e non trasmissibili
- Impianti industriali nella transizione energetica
- Competitività industriale nel settore dei trasporti
- Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
- Mobilità intelligente
- Stoccaggio dell’energia
- Sistemi alimentari
- Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
- Sistemi circolari
I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero.