Oltre 185 milioni di euro per la promozione dei prodotti agroalimentari: è questo lo stanziamento che l’Unione europea ha destinato, per il 2024, al supporto della produzione sostenibile e di alta qualità in Europa e nel mondo.
Si tratta delle politica di promozione incentrata sulla strategia “Dal produttore al consumatore”, focus centrale e fondante della politica di promozione stessa delle eccellenze enogastronomiche.
Come indicato dalla stessa politica di promozione, nel 2024 si vuole insistere – quindi perseguire – verso il conseguimento di tre principali obiettivi: incoraggiare la diffusione e l’utilizzo di pratiche sostenibili in agricoltura, migliorare il benessere degli animali e promuovere il consumo di frutta e verdura fresche e, di rimpetto, un’alimentazione sana e sostenibile.
“DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE”. Quando si parla della strategia denominata “Dal produttore al consumatore”, questa va ricollegata al “Green Deal europeo”, cioè a quella visione politicamente rivolta a rendere equi, sani e rispettosi dell’ambiente ogni sorta di sistema alimentare. E per fare questo occorre fare i conti con cambiamenti climatici e trasformazioni economico-sociali.
Come si legge nel sito europeo www.agricolture.ec.europa.eu, i sistemi alimentari, per essere resilienti a crisi (si prende ad esempio quella generata dalla pandemia da Covid), occorre che siano sostenibili. Pertanto, l’Ue pensa a ridisegnare i sistemi alimentari che oggi rappresentano quasi un terzo delle emissioni globali di gas a effetto serra, consumano grandi quantità di risorse naturali, provocano perdita di biodiversità e impatti negativi sulla salute e non consentono rendimenti economici e mezzi di sussistenza equi per tutti gli attori, in particolare per i produttori primari.
Mettere i sistemi alimentari su un percorso sostenibile, secondo l’Ue, dovrebbe generare anche nuove opportunità per gli operatori della catena del valore alimentare.
Le nuove tecnologie e le scoperte scientifiche, combinate con una maggiore consapevolezza dell’opinione pubblica e la domanda di alimenti sostenibili, andranno, dunque, a beneficio di tutte le parti interessate.
