13.12.22

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Assegno unico: il nuovo corso introdotto dalla Legge di Bilancio 2023

Un aiuto concreto alle famiglie per incentivare le nascite: l’Assegno unico, nel 2023, è destinato a cambiare volto, con delle maggiorazioni volute dalla nuova Legge di Bilancio, che destina ben 610 milioni di euro alla “causa”.

Andiamo al sodo: l’ammontare del bonus raddoppia, segnando un +50% (e cioè 175 euro mensili) per tutto il primo anno di vita del nascituro in nuclei familiari con Isee fino a 15mila euro e pure in caso di figlio disabile.

Se l’Isee, invece, non supera i 15mila euro, si avrà diritto all’Assegno minimo di 75 euro mensili (contro i 50 euro del 2022).

Per accedere all’Assegno non occorrerà aspettare la nascita del figlio, bensì sono validi fin dal settimo mese di gravidanza.

E se si ha una famiglia numerosa? Lo Stato “premia”. Nelle famiglie in cui sono presenti almeno tre figli è pure previsto il raddoppio dell’Assegno unico, ma varrà per ben tre anni e per ciascun figlio che non abbia compiuto tre anni.

FIGLI DISABILI. In questo caso la maggiorazione voluta dalla Legge di Bilancio 2023 diventa strutturale. Se nel 2022 a prevederla era il Decreto Semplificazioni, dal 2023 varrà il diritto introdotto dalla Manovra 2023, con equiparazione dei figli disabili maggiorenni a carico e minorenni, con assegno variabile a seconda dell’Isee e maggiorazione, a seconda del grado di disabilità, anche per ciascun figlio disabile tra i 18 e i 21 anni.

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