La sostituzione dei veicoli alimentati a benzina e diesel con motori a combustione interna è un dato di fatto. A lasciare ancora qualche punto di domanda è il quando avverrà questo passaggio epocale nel mondo dei trasporti.
Il percorso di decarbonizzazione del settore, infatti, è stato definito dal Comitato interministeriale per la transizione ecologica e dovrà avvenire, a quanto reso noto finora dal Ministero della Transizione ecologica, entro il 2035, mentre per i furgoni e i veicoli da trasporto commerciale leggeri entro il 2040.
Certo che immaginare la definitiva estinzione dei motori termici, come fossero dinosauri, in un periodo temporale che va da ora a fra un decennio, è più difficile. Un passaggio che segnerà la fine di un’era e l’inizio di un nuovo lustro. Drastico, repentino, risolutivo? È ancora presto per dirlo. Il percorso è appena iniziato e occorrerà mettere in campo tutte le soluzioni funzionali alla decarbonizzazione dei trasporti in una logica di “neutralità tecnologica”, così come specificato dallo stesso Ministero, valorizzando, pertanto, non solo i veicoli elettrici, ma anche le potenzialità dell’idrogeno, nonché riconoscendo il ruolo imprescindibile dei biocarburanti, in cui l’Italia sta costruendo una filiera domestica all’avanguardia.
Per quanto riguarda i costruttori di nicchia, misure specifiche potranno essere eventualmente valutate con la Commissione europea all’interno delle regole comunitarie.
Dal fronte rivenditori, invece, è già tempo di programmare il cambio di rotta… e pure il contenuto del proprio parco macchine.