Stralcio multe e bollo auto: la tregua fiscale è vicina. Dall’interscambio tra le disposizioni previste a riguardo dalla Manovra 2023 e dalla legge di conversione del decreto Milleproroghe esce fuori un quadro abbastanza sereno.
Saranno i Comuni, infatti, a dovere approvare o meno entro fine marzo (in origine sarebbe dovuto essere entro li 31 gennaio) lo stralcio delle cartelle, cancellando, in caso affermativo, gli interessi sulle multe stradali. Ciò significa, però, che si dovrà pur comunque pagare la sanzione originaria, andandosi a cancellare gli interessi.
Entriamo nei dettagli. Quanto finora affermato si dovrebbe riferire alle cartelle di importo residuo entro i mille euro alla data del primo gennaio, affidati all’agente della riscossione nel periodo 2000-2015.
QUALE SORTE PER I TRIBUTI LOCALI? Per il bollo auto, destinato alle Regioni, lo scenario è più roseo, inserendosi, nel quadro generale, l’opzione di sanatoria integrale.
In caso di Imu e Tari, e pure di bollo auto, in definitiva i Comuni possono validare tre opzioni differenti: approvare una delibera per la disapplicazione dello stralcio, nel qual caso restano da pagare per intero le cartelle esattoriali; cancellare interessi, sanzioni e mora, mantenendo il debito originario; approvare una delibera di stralcio integrale, nel qual caso sono automaticamente annullate le cartelle fino a mille euro.