Via libera alle domande per i bonus per servizi di baby-sitting e per l’iscrizione ai centri estivi e servizi integrativi per l’infanzia. L’importo dei bonus, riconosciuti ai genitori lavoratori in alternativa al congedo parentale straordinario, è stato elevato ad opera del decreto Rilancio da 600 a 1.200 euro (da 1.000 a 2.000 euro per i comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico e per il settore sanitario).
L’Inps ha aggiornato il servizio online per l’invio delle domande, entrando nei dettagli di chi può accedervi e come. A fornire il quadro completo sono state le novità introdotte dal decreto Rilancio, che ha esteso da 15 a 30 giorni la durata massima del congedo parentale introdotto in favore dei genitori lavoratori. Inoltre, ha incrementato da 600 a 1.200 euro (per i comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico e per il settore sanitario l’aumento previsto è da 1.000 a 2.000 euro) il limite massimo complessivo dei bonus che possono essere riconosciuti, in alternativa al congedo parentale. Si tratta nello specifico sia del “bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting“, da utilizzare per prestazioni effettuate nel periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche sia del nuovo “bonus per la comprovata iscrizione ai servizi integrativi per l’infanzia, ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia”, erogato direttamente al richiedente e non compatibile con la fruizione del bonus asilo nido.
Ma attenzione: i bonus possono essere erogati fino al 31 luglio 2020 e spettano per l’accudimento di figli minori fino a 12 anni. Il limite d’età è considerato alla data del 5 marzo 2020 e non si non si applica in riferimento ai figli con disabilità in situazione di gravità accertata, iscritti a scuole di ogni ordine e grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale.
Il beneficio spetta anche ai genitori affidatari per le adozioni nazionali e internazionali e gli affidi preadottivi.
CHI SONO I SOGGETTI BENEFICIARI? Ai bonus del decreto Rilancio possono accedere sia coloro che hanno in precedenza fruito del voucher baby sitting previsto dal Cura Italia sia coloro che non abbiano mai presentato domanda. Nello specifico:
• dipendenti del settore privato;
• lavoratori iscritti in via esclusiva alla Gestione separata
• lavoratori autonomi iscritti all’INPS
• lavoratori autonomi iscritti alle casse professionali
• lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato appartenenti alle categorie dei medici; infermieri; tecnici di laboratorio biomedico; tecnici di radiologia medica; operatori sociosanitari
• al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19
I bonus spettano nel limite massimo complessivo per il nucleo familiare. Pertanto, in presenza di più figli, di età inferiore a 12 anni, il bonus può essere richiesto anche per tutti i figli, ma in misura complessivamente non superiore a 1.200 euro per il nucleo familiare.
COME USUFRUIRE DEI BONUS? Per i servizi di baby-sitting i bonus sono erogati dall’Inps mediante il Libretto Famiglia e sono “appropriabili” dai soggetti beneficiari entro 15 giorni dalla ricezione della comunicazione di accoglimento della domanda. Possono essere remunerate le prestazioni lavorative di baby-sitting svolte a decorrere dal 5 marzo 2020 e fino al 31 luglio 2020 che siano rendicontate nell’apposita procedura entro il 31 dicembre 2020.
Bonus per comprovata iscrizione ai centri estivi e servizi integrativi dell’infanzia, invece, può essere utilizzato parzialmente o per tutto l’importo complessivamente spettante al netto di quanto eventualmente già richiesto con la domanda di bonus baby-sitting Covid-19 per essere utilizzato mediante il Libretto Famiglia.
Il bonus è erogato mediante accredito su conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale, carta prepagata con Iban o bonifico domiciliato presso le poste, secondo la scelta indicata all’atto della domanda dal richiedente.
Se dal monitoraggio delle domande, affidato all’INPS, dovesse emergere il superamento, anche in via prospettica, dei limiti di spesa autorizzati, l’Istituto procederà al rigetto delle domande presentate dopo il presunto raggiungimento della soglia di stanziamento. Quindi, prima si agisce e meglio è. E per presentare la domanda, puoi fare già in fretta.