C’è tempo fino al 3 aprile 2023 per presentare domanda di accesso al Bonus chef. L’agevolazione consiste in un credito d’imposta fino a 6mila euro per l’acquisto di beni durevoli e corsi di aggiornamento dedicato a cuochi professionisti dipendenti o collaboratori (quindi, con partita Iva) di alberghi e ristoranti.
Ad orchestrare il tutto è il Ministero delle imprese e del Made in Italy, dalla cui piattaforma è possibile scaricare il modulo per presentare istanza, che ha la forma di una autodichiarazione e deve essere compilata in ogni sua parte direttamente dal richiedente.
IL BONUS CHEF. L’agevolazione è stata introdotta dal Governo nella Legge di Bilancio 2021 e si rivolge a cuochi professionisti impiegati sia come lavoratori dipendenti sia come lavoratori autonomi con partita Iva. Rientrano pure i professionisti con codice Ateco 5.2.2.1.0., che corrisponde all’attività di cuochi in alberghi e ristoranti.
Il credito d’imposta, che è spendibile in compensazione mediante modello F24 e non è soggetto a Irpef e Irap, può essere ceduto ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
Per quanto riguarda le spese ammissibili, il credito copre le spese sostenute per l’acquisto di macchinari di classe energetica elevata che meglio servono a conservare, lavorare, trasformare e cuocere i prodotti alimentari; ma anche per l’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione e per la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.
LA “MISURA” DEL CREDITO. L’agevolazione, spettante equamente a tutti i soggetti destinatari della misura, indipendentemente dalla tempistica di presentazione della domanda, spetta al 40% del costo delle spese sostenute tra il primo gennaio 2021 e il 30 giugno 2021, poi prorogata alle spese sostenute dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2022.