La crisi dell’editoria è cosa nota. Di riflesso, però, a essere coinvolti sono tutti coloro che, direttamente e indirettamente, traggono il proprio profitto economico dai prodotti stampati, edicolanti compresi.
Ed è proprio a questa categoria di lavoratori che si rivolge il Governo. Per loro, infatti, è stato previsto il Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria, che consiste in un contributo una tantum fino a 2mila euro riconosciuto per la messa in essere di specifiche attività di sviluppo dell’attività.
SVILUPPO SOSTENIBILE. Tra le attività finanziabili rientrano, infatti, la trasformazione aziendale, l’ammodernamento tecnologico, la fornitura di pubblicazioni agli esercenti commerciali limitrofi, l’attivazione di nuovi punti vendita e la realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici.
SOGGETTI BENEFICIARI. A potere fare domanda di accesso al contributo, presentabile entro il 15 marzo 2023, sono le persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste (codice Ateco 47.62.10), nonché imprese di distribuzione stampa che riforniscono le edicole dei comuni sotto i 5mila abitanti o un solo punto vendita. A richiedere il bonus edicole, nello specifico, deve essere il titolare o legale rappresentante dell’impresa esclusivamente per via telematica. Il bonus edicole, una volta ottenuto, può essere speso in compensazione, con modello F24.