Lo sconto in fattura e la cessione dei crediti edilizi giungono al capolinea. A decretarne la sorte è il disegno di legge di conversione del decreto legge n.11/2023 recante le “Misure in tema di cessione dei crediti d’imposta”, da poco passato al vaglio di Camera e Senato.
Secondo la volontà del Governo, infatti, non sarà nemmeno più possibile utilizzare le forme alternative alla detrazione fiscale per gli interventi edilizi e nemmeno per quelli da Superbonus (come accadeva già dallo scorso 17 febbraio) ponendo il divieto ufficiale alla cessione del credito o allo sconto in fattura.
Tuttavia, c’è sempre un “però”. Risulta interessante soffermarsi sulle eccezioni a tale divieto, eccezioni previste sempre dal Governo.
LE ECCEZIONI. Da disposizione, infatti, sono esclusi dal divieto diverse tipologie di intervento, che elenchiamo di seguito.
I territori colpiti da eventi sismici dal 1° aprile 2009 e quelli danneggiati dal 15 settembre 2022 da eventi metereologici ubicati, quest’ultimi, nelle Marche godono della possibilità di cedere il credito o ottenere lo sconto in fattura nel caso di interventi di risanamento.
Altre eccezioni sono fatte per gli interventi realizzati dalle cooperative di ubicazione a proprietà indivisa, nonché dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale o dalle organizzazioni di volontariato ed anche quelli volti al superamento ed eliminazione di barriere architettoniche.