Novità in casa Superbonus e bonus edilizi. La Camera ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto legge n.11 del 2023, recante Misure in tema di cessione dei crediti d’imposta.
Ulteriori passi in avanti verranno compiuti il prossimo 17 aprile, quando l’esame passerà al Senato, ma in linea di massima sono diversi i punti finora confermati.
Innanzitutto, la modifica più importante è legata ai “tempi” dei crediti d’imposta: per il Superbonus, così come per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche, nonché per gli interventi antisismici e di riduzione del rischio sismico i tempi di detrazione si allungano a 10 anni (anziché 4) sia che a riscuotersi sia il beneficiario, il fornitore o il cessionario.
Attenzione, però, al vecchio termine del 31 marzo 2023: occorre, infatti, che la comunicazione all’Agenzia delle Entrate relativamente ai crediti d’imposta maturati sia stata inviata entro il termine per potere ripartire l’utilizzo del credito residuo in dieci rate annuali.
Qualora ci fossero i presupposti per la ripartizione in dieci anni e corrisponderebbe alla scelta del contribuente, tornare indietro è impossibile: l’opzione è irrevocabile e deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2023, a condizione che la rata di detrazione relativa al 2022 non sia stata indicata nella relativa dichiarazione dei redditi.
C’è una nuova scadenza su cui prestare attenzione ed è fissata al 30 settembre. Si tratta del Superbonus relativo alla villette unifamiliari e alle unità immobiliari indipendenti: in caso di agevolazione su questi lavori sarà possibile inviare all’Agenzia delle Entrate la comunicazione di cessione del credito entro il prossimo 30 settembre, cancellando il termine del 31 marzo. In questo caso, però, occorrerà che si sia raggiunto già il 30% dei lavori su questa tipologia di costruzioni entro il 30 settembre 2022.