Prossima scadenza da segnare in calendario è quella del 16 marzo 2024, termine ultimo per presentare, individualmente o tramite il proprio consulenza abilitato, la Certificazione Unica 2024 relativa ai redditi del 2023.
L’Agenzia delle Entrate, con prot. n. 8253/2024 fornisce le istruzioni dettagliate per la compilazione della CU 2024.
COSA TRASMETTERE ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE. La documentazione da presentare varia a seconda della condizione lavorativa del soggetto contribuente e delle fattispecie poste in essere.
Nel caso in cui, infatti, il contribuente è un lavoratore dipendente, si dovrà attestare l’ammontare complessivo dei redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati, corrisposti nell’anno 2023 ed assoggettati a tassazione ordinaria, a tassazione separata, a ritenuta a titolo d’imposta e ad imposta sostitutiva.
In caso di lavoro autonomo, viene raccolto e trasmesso l’ammontare complessivo dei redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi. Ed anche l’ammontare complessivo delle provvigioni comunque denominate per prestazioni, anche occasionali, inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento d’affari, corrisposte nel 2023, nonché provvigioni derivanti da vendita a domicilio assoggettate a ritenuta a titolo d’imposta.
Indifferentemente se si è dipendenti o lavoratori autonomi, in caso di compensi relativi al periodo di imposta 2023 conseguiti a seguito di procedure di pignoramento presso terzi ed anche di esproprio, vanno presentate anche queste.
Come si evince dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate, rientrano nella CU 2024 anche l’ammontare complessivo dei corrispettivi erogati nel 2023 per prestazioni relative a contratti d’appalto; l’ammontare complessivo delle indennità corrisposte per la cessazione di rapporti di agenzia, per la cessazione da funzioni notarili e per la cessazione dell’attività sportiva quando il rapporto di lavoro è di natura autonoma; l’ammontare complessivo dei corrispettivi erogati per contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni (locazioni brevi); le relative ritenute di acconto operate; le detrazioni effettuate.
Altresì, “la Certificazione Unica viene altresì utilizzata per attestare l’ammontare dei redditi corrisposti nell’anno 2023 che non hanno concorso alla formazione del reddito imponibile ai fini fiscali e contributivi, dei dati previdenziali ed assistenziali relativi alla contribuzione versata o dovuta agli enti previdenziali”.