Trenta, a decorrere dal 20 novembre 2023, i giorni di tempo per presentare richiesta di accesso al credito d’imposta 2023 rivolto al cinema e, in generale, al settore dell’audivisivo.
Diverse le linee di intervento individuate in apposito decreto del ministero della Cultura, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze, recante “Ulteriori modifiche al decreto ministeriale 4 febbraio 2021 recante Disposizioni applicative in materia di credito di imposta per le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva di cui all’articolo 15 della legge 14 novembre 2016, n. 220”
In dettaglio, infatti, sono sei le articolazioni su cui è possibile insistere e sulle quali è presente un tax credit:
- sviluppo opere audiovisive;
- produzione cinematografica;
- produzione opere tv;
- produzione opere web;
- produzione opere di ricerca e formazione;
- produzione di videoclip.
Come si evince da comunicato presente nel sito xxxx, le domande potranno essere inviate per le opere che hanno completato le riprese, ovvero, con riferimento alle opere di animazione, la lavorazione.
Si tratta di un requisito che dovrà “superare la prova del nove”, cioè essere comprovato in sede di richiesta di credito d’imposta. E sarà questa la fattispecie per cui le imprese dovranno presentare una richiesta definitiva. Si tratta, nella forma, della stessa domanda di accesso al credito, ma la sostanza è differente in quanto cambia la tempistica: andrà presentata, infatti, esclusivamente a consuntivo.
Altresì, potranno essere inviate anche le richieste con almeno quattro settimane di riprese realizzate o il 50% delle giornate di lavorazione. Anche questo requisito dovrà essere comprovato in sede di presentazione della domanda stessa.
Ci sono ancora altri soggetti che possono presentare domanda di credito d’imposta. Si tratta pur sempre di imprese di produzione che congiuntamente, però, hanno sottoscritto, per l’opera oggetto della domanda di credito d’imposta alla produzione un accordo avente data certa con un fornitore di servizi di media audiovisivi e sono in possesso di tutti gli altri requisiti previsti da apposito decreto ministeriale.