Il Governo ha messo, nero su bianco, una serie di disposizioni in materia di cultura con l’obiettivo di sviluppare e rafforzare le iniziative di rivitalizzazione e rifunzionalizzazione dei luoghi della cultura.
E lo ha fatto all’interno dell’art. 3 del decreto Coesione, che tratta, nello specifico, della promozione della creatività e della partecipazione culturale, di rigenerazione socio-culturale di aree urbane caratterizzati da marginalità sociale ed economica, di riqualificazione energetica e di prevenzione e messa in sicurezza dai rischi naturali dei luoghi della cultura. Non ultimo, sono previsti interventi di promozione anch e a favore di imprese operanti nei settori culturali e creative, in coerenza con quanto previsto dall’Accordo di partenariato 2021-2027, nonché con i contenuti e obiettivi specifici del Programma nazionale cultura 2021-2027.
A sostegno delle iniziative si annovera un fondo del valore complessivo di 488 milioni di euro, che vanno ripartiti tra i progetti annoverati a finanziamento dal decreto Coesione.
Si tratta, in dettaglio, di un progetto “identità”, così come recita l’art. 3 del già citato decreto, finalizzato al restauro e alla valorizzazione dei luoghi e dei monumenti simbolo della storia e dell’identità dei territori; un progetto «grandi musei del Sud», finalizzato a sostenere la realizzazione o valorizzazione di un museo identitario in ciascuna regione oggetto del programma; un progetto «periferie e cultura», finalizzato a sostenere interventi di rigenerazione socio-culturale di aree urbane caratterizzate da marginalità sociale ed economica; un progetto finalizzato a sostenere e valorizzare le eccellenze italiane dell’artigianato e della creatività in ambito culturale; un progetto finalizzato a sostenere accordi di cooperazione tra le realtà culturali italiane, istituzionali e non, e quelle similari presenti nelle nazioni che si affacciano sul Mediterraneo.
Oltre al sostegno alle attività progettuali, il Fondo è destinato anche ad altre realtà di notevole espressione artistica, ovvero alla costituzione di nuovi corpi di ballo presso le fondazioni lirico-sinfoniche; alla costituzione di nuovi complessi orchestrali giovanili under-35; infine, agli interventi di riqualificazione energetica e prevenzione e messa in sicurezza dai rischi naturali in luoghi della cultura.