Quando il Legislatore delinea contorni e contenuti di una disciplina è sempre un fatto positivo. Il binomio influencer / beneficenza, con a capo il caso Ferragni, ha indotto, nei giorni scorsi, alla creazione del Ddl Beneficenza cosiddetto decreti Ferragni.
La bozza normativa prevede modalità e limiti all’azione di marketing legata al mondo della beneficenza, con rigidi criteri anche per le imprese interessate, nonché coinvolte nel vortice dell’attività.
Come riportato da Ansa.it, per le aziende scatterebbe l’obbligo di indicare sui prodotti, oggetto di “salvadanaio” benefico, le finalità dei proventi e il destinatario della beneficenza.
Come specificato da Il Sole 24 Ore, all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) vanno tempestivamente comunicate le informazioni obbligatorie, nonché i tempi dell’iniziativa, intendendo sia il termine temporale entro cui sarà versato l’importo destinato alla beneficienza sia il limite temporale indicante l’avvenimento dell’effettivo pagamento.
La materia diventa più complessa se ad essere coinvolti nell’operazione di beneficenza sono gli enti del Terzo settore, già sottoposti ad obblighi ben definiti. In questo caso, c’è ancora da lavorare, ma sicuramente sono stati compiuti importanti passi in avanti nel settore.
Fonte: ansa.it ; ilsole24ore.com
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