Imu sospeso fino al 20 novembre per gli immobili locati nelle zone colpite dalle recenti alluvioni. A decretare lo stop temporaneo di questo adempimento fiscale è il decreto Alluvioni, pubblicato lo scorso 1° giugno in Gazzetta Ufficiale, a valere su Marche, Toscana e Romagna.
Quindi, tempo fino a novembre per saldare, in un’unica soluzione, l’Imu 2023, senza la previsione di sanzioni e nemmeno di penali.
FABBRICATI INAGIBILI, INABITABILI, NON UTILIZZATI. Riduzione del 50% per tutte le tipologie di immobili dichiarati inagibili, inabitabili e, di fatto, non utilizzati. Una riduzione che, comunque, resta valida per il periodo in cui si verifica tale condizione.
A prevederlo sono le regole generali in tema di Imu, nello specifico si tratta della legge 160/2019 che, all’art. 1, delinea anche il perimetro temporale della riduzione, limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussistono dette condizioni.
L’inagibilità o inabitabilità è accertata dall’ufficio tecnico comunale con perizia a carico del proprietario, che allega idonea documentazione alla dichiarazione. Il contribuente alternativamente ha la facoltà di presentare una dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, con la quale si attesti la dichiarazione di inagibilità o inabitabilità del fabbricato da parte di un tecnico abilitato.
Inoltre, sempre ai fini di una eventuale agevolazione Imu, se l’edificio è compromesso da essere ridotto a un rudere può essere iscritto in catasto come edificio collabente in categoria F/2.
La categoria F/2 è priva di rendita catastale e ciò determina l’azzeramento dell’IMU dovuta sull’edificio (fiscoetasse.it)