Manette ai polsi per i grandi evasori fiscali. È questa la novità economica e fiscale a cui il governo sta lavorando da mesi, temuta da quanti, negli armadi, hanno ingombranti scheletri da nascondere.
La nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2019, presentata a inizio ottobre dello scorso anno, conteneva già in forma embrionale tutti gli elementi che hanno preso, e stanno prendendo, forma nella Legge di Bilancio e nel Decreto Fiscale 2020.
Un cambiamento epocale che, a piccoli ma significativi passi, viene messo in pratica dall’art. 39 del decreto Fiscale 2020, seppur rivisto rispetto alla versione pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 26 ottobre. Ad essere modificato è il decreto legislativo 74/2000 e si parte dall’art. 2, che stabilisce pene per chi utilizza false fatture, prevedendo una detenzione minima di quattro anni (anziché un anno e sei mesi) con un limite massimo di otto (e non più sei anni). Alla luce dell’inasprimento della normativa sanzionatoria in termini di reati tributari, occorre che tanto le aziende quanto i grandi imprenditori puntino sulla bontà e sulla veridicità dei propri documenti contabili.