03.12.20

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Economia circolare: una scommessa per imprese e centri di ricerca

Si riscaldano i motori del piano europeo che punta a favorire la diffusione di un modello di produzione e consumo condivisibile. Da oggi, infatti, è possibile precompilare la domanda per accedere alle agevolazioni per progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare.

In base al decreto ministeriale dell’11 giugno 2020, le agevolazioni sono rivolte a imprese e centri di ricerca, in possesso di una serie di requisiti. In capo a tutti, non devono essere sottoposte a procedura concorsuale né devono trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente.

I beneficiari possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro, previa indicazione del soggetto capofila. In caso di progetti congiunti, devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, come il consorzio e l’accordo di partenariato.

PROGETTI AMMISSIBILI. Devono prevedere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla riconversione produttiva delle attività economiche tramite la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo di tecnologie abilitanti fondamentali, utili a introdurre:

  •  innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a rifiuto zero» (innovazioni eco-compatibili);
  • progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
  • sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
  • strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
  • sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;
  • sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

La dimensione finanziaria dei progetti deve essere compresa tra un minimo di 500mila euro e un massimo di 2 milioni di euro.

IL BANDO. Sebbene la procedura di precompilazione delle domande e degli allegati è disponibile da oggi, le domande vere e proprie possono essere presentate a partire dal 10 dicembre.

Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Le istanze, quindi, potranno accedere alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le domande presentate nello stesso giorno saranno considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’orario di presentazione.

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