Inizia il conto alla rovescia per accedere agli incentivi per gli investimenti innovativi, da un punto di vista tecnologico, in rispetto delle politiche attive di transizione digitale. Da domani, infatti, le imprese editrici di emittenti radiofoniche e televisive possono presentare domanda di accesso al “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria” per tutti gli investimenti effettuati nel corso dell’anno appena trascorso.
Come si legge nel sito web del Ministero dell’Economia e delle Finanze – contenuto che riportiamo di seguito – il contributo ha l’obiettivo di migliorare la qualità dei contenuti e la loro fruizione da parte dell’utenza, riguardando gli investimenti effettuati nel 2022.
L’agevolazione, che consiste in un rimborso, sarà nella misura del 70% delle spese già sostenute per inserirsi attivamente nella transizione industriale. Qualora il totale dei contributi richiesti risulti superiore alle risorse disponibili, si procederà al riparto proporzionale tra i soggetti aventi diritto.
Le risorse, stanziate nell’ambito del Fondo in questione, sono così suddivise:
- 10 milioni di euro per i fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) nazionali
- 10 milioni per gli FSMA operanti in ambito locale
- 7,5 milioni per i titolari di concessioni radiofoniche, i fornitori di contenuti radiofonici digitali e i consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB.
A queste risorse si aggiungono inoltre 7,5 milioni, a cura del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio, destinati agli investimenti innovativi delle imprese editrici di giornali e periodici e delle agenzie di stampa. Per queste ultime le domande potranno essere presentate, con una procedura dedicata, a partire dal primo dicembre 2023.