Si delineano i contorni del Fondo innovazione in agricoltura. L’Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, ha presentato in data 30 ottobre 2023 informazioni dettagliate per l’accesso all’agevolazione che vuole intervenire a sostegno della produttività delle imprese agricole.
FONDO INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA. Come si evince nel sito Ismea, il Fondo finanzia investimenti volti a sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura tramite la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti.
DOTAZIONE FINANZIARIA 2023. A disposizione delle Pmi italiane impiegate nei sottiri messi a bando ci sono 75 milioni di cui 10 milioni per quelle con sede operativa nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali di maggio 2023. Si tratta di un elenco cospicuo, che è possibile consultare nel sito Ismea.
I BENEFICIARI. Possono essere ammesse ai benefici del Fondo innovazione in agricoltura le Pmi singole o associate, comprese le loro cooperative e associazioni, che risultano iscritte come attive al registro delle imprese con la qualifica di impresa agricola, ittica o agromeccanica.
Altresì, il Fondo si apre ai giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 ed i 41 anni non compiuti e insediati da non oltre 5 anni. Allo stesso modo l’agevolazione si rivolge a giovani imprenditori ittici tra i 18 ed i 41 anni non compiuti.
Possono essere ammesse le Pmi singole o associate, comprese le loro cooperative e associazioni che risultano attive da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda.
In caso di svolgimento di più attività, il requisito deve sussistere per ogni specifica attività alla quale è destinato l’investimento per il quale si richiede il contributo. L’attività, inoltre, deve avere sede nel territorio nazionale e non risultare in difficoltà. Infine, le Pmi devono effettuare investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70mila euro (ridotto a 10mila euro per il settore della pesca) e non superiore a 500mila euro.
Per saperne di più consulta la presentazione Ismea del Fondo oppure richiedi una consulenza a Vitale Associati.