La coperta è corta rispetto ai soggetti coinvolti (ma c’è) e la forbice temporale è breve (ma scorrevole): da oggi e fino al 6 dicembre sarà possibile presentare domanda di accesso al Fondo perduto destinato a bar, ristoranti, catering e piscine in “crisi”, così da “tuffarsi” nel plafond del valore di 40 milioni di euro per il 2022.
Rispetto a quando è stata annunciata l’agevolazione, adesso si hanno ben chiari soggetti beneficiari, modalità di accesso al Fondo e termini di presentazione delle domande.
SOGGETTI BENEFICIARI. Occorre fare una premessa: le imprese, per accedere al Fondo perduto, devono avere subito, nel corso del 2021, una riduzione dei ricavi non inferiore al 40% rispetto ai ricavi del 2019. Detto questo, i soggetti beneficiari devono essere iscritti nel Registro delle Imprese alla data di presentazione della domanda e devono avere sede legale o operativa sul territorio.
I Codice Ateco coinvolti sono i 2007 96.09.05 (organizzazione di feste e cerimonie); 56.10 (ristoranti e attività di ristorazione mobile); 56.21 (catering per eventi); 56.30 (bar e altri esercizi simili senza cucina); 93.11.2 (gestione di piscine).
RIPARTIZIONE DEL FONDO. Il 70% della “torta” verrà ripartita, in egual misura, tra tutti i beneficiari che rientrano con i requisiti richiesti. Il restante 30% del Fondo andrà nella percentuale del 20% e sempre in egual misura tra tutti i beneficiari che presentano un ammontare dei ricavi 2019 superiore a 400mila euro; nella percentuale del 10% a coloro che presentano, invece, un ammontare dei ricavi 2019 superiore a 1 milione di euro.