Un viaggio privo del racconto, racchiuso in più morsi, delle eccellenze agroalimentari di un territorio non ha, di certo, lo stesso sapore di uno vissuto all’insegna della ricerca del “gusto” di ciascun luogo.
E il Governo, buon gustaio, vuole premiare, e premia, le eccellenze culinarie del Belpaese, ufficializzando contributi in forma di fondo perduto dedicati proprio alla gastronomia e all’agroalimentare italiano.
Lo scorso 30 agosto, infatti, viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che definisce i criteri e le modalità di utilizzo del Fondo per il sostegno delle eccellenze e dell’agroalimentare italiano.
La dotazione complessiva è di 56 milioni di euro ripartiti così: 25 milioni di euro per il 2022, mentre 31 milioni euro per il 2023. È prevista l’erogazione di agevolazioni fino al 70% dell’investimento, per un massimo di 30mila euro per singola impresa, dedicati all’acquisto di macchinari professionali ma anche di altri beni strumentali durevoli innovativi.
Cosa occorre, dunque, per concorrere all’acquisizione del Fondo? Innanzitutto, le imprese devono essere operanti nel settore della ristorazione con somministrazione, il cui codice Ateco è 56.10.11; attive nel Registro delle imprese da almeno dieci anni o, alternativamente, aver acquistato – nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione del presente decreto – prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo.
Possono concorrere anche le gelaterie e pasticcerie dal codice Ateco 56.10.30, nonché laboratori impiegati nella produzione di pasticceria fresca, purché il codice Ateco sia 10.71.20. Anche in questo caso, valgono le stesse peculiarità della ristorazione con somministrazione.
CARATTERISTICHE PER ACCEDERE AL FONDO E CAUSE DI ESCLUSIONE. Trattandosi di un Fondo molto ambito, esistono diverse cause di esclusione ed anche criteri rigidi di accesso all’agevolazione. Entrare in contatto con un nostro consulente aziendale potrebbe agevolare la vostra scelta. Capire se la misura fa a caso proprio è il primo passo per non farsi trovare impreparati.
I termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione verranno definiti entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, quindi il tempo stringe: si attendono sviluppi per la fine di settembre.