Il ministero dell’Economia e Finanza ha sbloccato i finanziamenti alle piccole e medie imprese inerenti al Fondo prevenzione usura: è in Gazzetta ufficiale, infatti, il decreto del 20 agosto 2021 con cui vengono fissati i requisiti richiesti ai Confidi per poter concedere prestiti fino a 40mila euro alle Pmi a rischio usura.
COS’È IL FONDO. Operativo dal 1998, il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura è gestito dal Dipartimento del Tesoro tramite i Confidi, le Fondazioni e le Associazioni e sostiene finanziariamente le imprese e le famiglie in difficoltà economica. I primi rappresentano il canale di accesso al Fondo per le piccole e medie imprese a elevato rischio finanziario, mentre i privati cittadini e le famiglie possono contattare le Associazioni e le Fondazioni di lotta all’usura.
IL DECRETO DEL 20 AGOSTO 2021. Nel testo normativo il Ministero dell’Economia ha individuato gli ulteriori requisiti che i Confidi devono possedere, in base alla legge di Bilancio 2021, per accedere al Fondo ed erogare credito, fino all’importo massimo di 40mila euro, alle PMI ad elevato rischio finanziario. Una platea che, secondo gli ultimi dati dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, conta oltre 176mila imprese italiane, di cui un terzo al Sud.
La manovra 2021 prevede, infatti, che la quota di contributo possa essere utilizzata, oltre che per le finalità ordinarie, anche per concedere nuove garanzie su operazioni per liquidità; garanzie per operazioni di rinegoziazione del debito o di allungamento del finanziamento e nuovi finanziamenti. Attenzione, però: la concessione dei prestiti è possibile solo nell’ambito di operazioni rivolte a Pmi ad elevato rischio finanziario.