24.11.22

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Il decreto Aiuti Ter schiera Sace e Fondo di Garanzia Pmi per pagare le bollette

Il 2022 volge alla conclusione appesantito da una zavorra non indifferente: la crisi energetica. Utile per alleggerire il contesto è il decreto Aiuti ter che, convertito adesso in legge, prevede l’intervento gratuito di Sace e del Fondo centrale di garanzia sui prestiti concessi alle imprese dal sistema bancario, così da sostenere la liquidità delle Pmi per il pagamento delle bollette di ottobre, novembre e dicembre 2022.

 

GARANZIA SACE. Le garanzie prestate da Sace possono essere concesse a titolo gratuito a fronte di finanziamenti con tasso di interesse che non superi il rendimento dei buoni del Tesoro poliennali (BTP) e il cui costo sia limitato al recupero dei costi e risulti comunque inferiore a quanto sarebbe stato richiesto dal soggetto o dai soggetti eroganti per operazioni con le medesime caratteristiche ma prive della garanzia pubblica.

 

L’ammontare garantito del finanziamento può coprire il fabbisogno di liquidità per i successivi 12 mesi per le piccole e medie imprese e per i successivi 6 mesi per le grandi imprese, in ogni caso entro un importo non superiore a 25 milioni di euro, a condizione che il beneficiario sia classificabile come impresa a forte consumo di energia e che tale fabbisogno sia attestato mediante apposita autocertificazione resa dal beneficiario.

 

FONDO DI GARANZIA PMI. L’importo massimo del finanziamento garantito può raggiungere la soglia di 25 milioni di euro in presenza dei medesimi requisiti richiesti per le garanzie Sace e può coprire l’80% dell’importo dell’operazione finanziaria, a prescindere dalla fascia di appartenenza dei beneficiari.

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