Sostegno allo sviluppo delle produzioni nazionali d’eccellenza e promozione della tutela e della conoscenza delle bellezze naturali, del patrimonio culturale e delle radici culturali nazionali, in Italia e all’estero, alla valorizzazione dei mestieri e al sostegno dei giovani: sono questi gli obiettivi che si prefigge il disegno di legge, approvato con urgenze nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Il disegno di legge, infatti, vuole introdurre disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy.
È fondamentale che le misure di promozione e incentivazione siano coerenti con il principio di sostenibilità ambientale della produzione, con la transizione dei processi produttivi verso la digitalizzazione nella salvaguardia delle peculiarità artigianali, con l’inclusione sociale e la valorizzazione del lavoro femminile e giovanile e con il principio di non discriminazione tra le imprese.
Come specificato dal comunicato stampa, nel ddl si prevedono l’istituzione del Fondo nazionale per il Made in Italy, per l’attrazione di capitali e la realizzazione di investimenti governativi diretti e indiretti, con una dotazione iniziale di un miliardo di euro; il rifinanziamento o la rimodulazione d’incentivi specifici.
INCENTIVI SPECIFICI. A questa voce fanno capo il rifinanziamento a decorrere dal 2024 del c.d. “Voucher 3i” per l’acquisto di servizi di consulenza per la brevettazione; ma anche le misure di sostegno per l’imprenditoria femminile; le misure a favore delle filiere legno-arredo, fibre tessili naturali, ceramica, nautica da diporto; disposizioni in materia di pubblico approvvigionamento di forniture di qualità; informazione del consumatore sulle fasi di produzione della pasta.
È istituito, altresì, il Liceo del Made in Italy per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori. Ampio spazio alla lotta alla contraffazione, con l’introduzione di modifiche del sistema del sistema sanzionatorio e del codice di procedura penale in materia. La disciplina del percorso di studio partirà entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge e l’avvio del nuovo ciclo scolastico è prevista per l’anno 2024/2025.