Nel campo dell’allevamento, l’emergenza sanitaria ed economica generata dalla ormai non tanto recente influenza aviaria fa ancora storia. Il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha, infatti, pubblicato, di recente, un decreto con le regole relative all’ “Intervento a sostegno delle aziende avicole italiane, che hanno subito danni indiretti dalle misure sanitarie di restrizione alla movimentazione di prodotti avicoli e volatili nel periodo 23 ottobre 2021 – 31 maggio 2022”.
L’intervento è finalizzato al sostegno delle aziende avicole, contando su complessivi 40 milioni di euro a valere sul 2022 e di cui 3 milioni sono destinati alle imprese operanti nel settore della trasformazione. I pagamenti avverranno entro il 30 settembre 2023, quindi non c’è tempo da perdere per provvedere alla compilazione delle domande di richiesta credito.
L’elenco dei beneficiari è, infatti, ampio. Oltre alle Piccole e medie imprese, anche le grandi imprese della filiera possono chiedere accesso al Fondo, così come anche gli incubatori e gli allevamenti da riproduzione, pure nel caso in cui abbiano subito danni indiretti dalle restrizioni sanitarie del periodo indicato da decreto.
Più nello specifico, sono ammesse al sostegno le aziende impiegate nella produzione agricola primaria e della trasformazione di: pollo; faraona; anatra; oca; gallina ovaiola; pollastra; cappone; pulcino; tacchino; uova da consumo o da cova; specie avicole minori come quaglie, fagiani, piccioni e starne.
Cosa scontata è dire che, per ottenere il credito, occorre che l’azienda richiedente dimostri che abbia subito danni dalle restrizioni generate dalle norme di contenimento dell’emergenza aviaria, in essere tra il 23 ottobre 2021 ed il 31 maggio 2022.