Parte giovedì prossimo, 8 giugno 2023, l’incentivo per le imprese volto a favorire il recupero del tessuto economico-produttivo di 294 borghi italiani, tramite il finanziamento di progetti imprenditoriali, presentati da Pmi che puntino principalmente a due finalità: la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli Comuni e la sostenibilità ambientale.
Si tratta di contributi a fondo perduto previsti dal bando “Imprese Borghi”, attivo fino all’11 settembre 2023 e promosso dal Ministero della Cultura, gestito da Invitalia.
La dotazione finanziaria disponibile è pari a 188 milioni di euro, previsti dal Pnrr, Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”.
LE AGEVOLAZIONI. Si tratta di un contributo a fondo perduto, per un importo massimo pari a 75mila euro, nella misura massima del 90% dei programmi di spesa ammissibili, elevabile al 100% per imprese da costituirsi o con una prevalente titolarità di giovani e di donne.
I BENEFICIARI. La misura si rivolge a soggetti già costituiti o da costituire nelle forme di ditte individuali, micro, piccole e medie imprese, enti del terzo settore, organizzazioni profit e non profit e persone fisiche che intendano realizzare attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, che valorizzino i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.
Le imprese devono finanziarie con risorse proprie la quota non coperta dalle agevolazioni.
DA INVITALIA. Come riportato nel sito web di Invitalia, sono finanziabili dalla misura gli investimenti per impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili; componenti hardware e software; brevetti, marchi e licenze; certificazioni direttamente correlate al progetto da realizzare; opere murarie nel limite del 40% del programma di spesa complessivamente considerato ammissibile. Almeno il 50% degli investimenti complessivamente richiesti deve essere destinato a misure in grado di fornire un contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
Di seguito, invece, alcuni esempi di capitale circolante finanziabile: materie prime; servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa; utenze e canoni di locazioni connesse alle unità locali oggetto dell’iniziativa.