13.04.21

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Imprese settore fieristico: gli aiuti del decreto Sostegni per un comparto ko

Ha perso l’80% del fatturato a seguito della pandemia, impattando negativamente anche sul Pil nazionale: è il settore fieristico, motore dell’economia e dell’internazionalizzazione dei Paesi, ma in stand-by da più di un anno.

 

A nulla sono valsi gli aiuti previsti dalla sfilza di decreti che si sono susseguiti lo scorso anno con l’obiettivo di mettere una pezza dinanzi a uno strappo fin troppo largo. Menomale che adesso si cambia registro… . O almeno, ci si prova.

 

A dettare i ritmi della sinfonia è la Commissione UE, che sottolineando l’importante ruolo svolto dalle fiere e decisivo sia nell’internazionalizzazione del sistema Paese sia nella creazione di indotto per i territori in cui si svolgono, ha autorizzato un incremento di aiuti di 63 milioni, già stanziati dal Governo italiano a favore delle aziende attive nel settore fieristico colpite dall’epidemia di Coronavirus.

 

Quanto approvato a Bruxelles ha consentito di rifondere fino a 10 milioni di euro di costi fissi, sostenuti da enti e organizzatori fieristici, che durante lo scorso anno non sono stati coperti da utili, assicurazioni o altre tipologie di aiuto.

 

DECRETO SOSTEGNI & SETTORE FIERISTICO. In buona sostanza, gli interventi previsti dal decreto Sostegni a favore delle imprese del settore fieristico sono orientati in due direzioni: incrementare la dotazione finanziaria del fondo per l’erogazione di contributi a fondo perduto concessi per la realizzazione di programmi di penetrazione commerciale; istituire un nuovo fondo destinato al ristoro delle perdite derivanti dall’annullamento, dal rinvio o dal ridimensionamento di fiere e congressi.

Gli operatori del settore ripongono notevoli aspettative su questo strumento finanziario, che rappresenta una novità e non è collegato a risorse stanziate in passato che, a causa dei vincoli previsti dalla vigente normativa europea in materia di aiuti di Stato di importanza minore (de minimis, con un tetto di 800 mila euro di contributo per ciascun beneficiario), non hanno potuto esprimere un apprezzabile livello di efficacia.

 

Il Governo, pertanto, sta provando a consentire alle fiere italiane adeguato ristoro a copertura dei costi fissi sostenuti, magari seguendo l’esempio della Germania, andando in deroga alla norma sul “de minimis” che rende ammissibili gli aiuti senza limiti, riconoscendo il Covid come un evento eccezionale.

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