Si avvicina il termine del 16 giugno per pagare la prima rata di acconto Imu sugli immobili. I contribuenti saranno chiamati a saldare il tributo il prossimo 18 dicembre, con due giorni di “ritardo” rispetto alla scadenza ordinaria del 16 dicembre perché, nel 2023, cade di sabato.
L’IMU. L’Imposta municipale unica (Imu) è l’imposta municipale sugli immobili, ovvero, un’imposta patrimoniale dovuta dai soggetti titolari di un diritto reale sull’immobile. È esclusa dal pagamento l’abitazione principale, ovvero l’immobile che è destinato dimora di fatto e dove è stata assegnata la residenza anagrafica.
NOVITA’ DEL 2023. Saranno esenti da Imu entrambe le abitazioni possedute da coniugi che vivono in comuni diversi e vi stabiliscono la residenza, come stabilito da una sentenza del 2022 della Corte Costituzionale, che riprostona la doppia esenzione per i coniugi che abitano in immobili diversi ubicati in comuni diversi, purchè si rispettino i principi della residenza e della dimora abituale.
ESENZIONE IMU. Innanzitutto, dal 2014 le case principali sono esenti da Imu e, dopo qualche anno, la legge di Bilancio del 2020 ha equiparato a prima casa una importante lista di immobili, che sono: le unità immobiliari delle cooperative a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari; le unità immobiliari delle cooperative a proprietà indivisa destinate a studenti universitari assegnatari, anche in assenza della residenza anagrafica; i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali; la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli; un solo immobile non locato, posseduto dai soggetti appartenenti alle Forze armate, alle Forze di polizia, al personale dei Vigili del fuoco nonché a quello appartenente alla carriera prefettizia.
Inoltre, non è previsto Imu per le case degli italiani residenti all’estero; per gli immobili di persone anziane residenti in Rsa e in case di cura; immobili di proprietà del clero purchè usati per il culto.
ECCEZIONE DELL’ESENZIONE. Gli immobili considerati di lusso sono esenti dallo sgravio di abitazione principale. Se si ha, dunque, una prima casa di lusso, l’Imu si dovrà comunque pagare. Pertanto, sono assoggettate all’imposta esclusivamente le abitazioni classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, considerate, appunto, di lusso.
E SE GLI IMMOBILI SOGGETTI A IMU SONO IN COMPROPRIETA’? Nel caso in cui risultino proprietari di uno stesso immobile due o più persone, ognuno è titolare di un’autonoma obbligazione tributaria e nell’applicazione dell’imposta si tiene conto degli elementi soggettivi ed oggettivi riferiti ad ogni singola quota di possesso, anche nei casi di applicazione delle esenzioni o agevolazioni.