Tutti i Comuni italiani che non rientrano nelle zone di coordinamento radioelettrico internazionale devono adeguare i propri impianti di trasmissione al nuovo standard trasmissivo DVB-T2. Si tratta di un ammodernamento necessario per la corretta fruizione dei programmi televisivi.
Il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha, quindi, ben pensato a fornire contributi in funzione delle spese sostenute per l’acquisto del nuovo digitale terrestre, con una dotazione economica importante: si tratta di 2,5 milioni di euro.
Gli incentivi sono atti a coprire l’80% delle spese documentate, il cui importo non deve superare i 10mila euro.
In Sicilia si annoverano i comuni di Palermo e Messina come beneficiari degli incentivi, essendo cittadine ubicate in territori che non rientrano nelle zone di coordinamento radioelettrico internazionale. L’elenco dei comuni beneficiari è, però, nutrito: in lista sono presenti L’Aquila, Potenza, Vibo Valentia, Avellino, Benevento, Salerno, Parma, Reggio Emilia, Frosinone, Rieti, Brescia, Isernia, Asti, Nuoro, Ogliastra, Arezzo, Pistoia, Trento, Perugia, Belluno e altri comuni della provincia di Bolzano. Tutti questi devono ancora adeguare i propri impianti di trasmissione al nuovo standard trasmissivo DVB-T2.
Ma pare non sia tutto qui: alla lista vanno aggiunte anche le aree nelle quali non sono sostenibili economicamente gli interventi infrastrutturali necessari per la realizzazione del segnale televisivo.
Il Ministero ha già previsto un fac simile di domanda e una scadenza: il limite massimo per richiedere l’incentivo è indicato in calendario per venerdì 3 marzo.
Foto di Martin Schubert da Pixabay