Eliminazione superbollo auto: c’è anche questa ipotesi tra gli emendamenti all’esame delle Commissioni Finanze e Bilancio della nuova riforma Fiscale. Pare, infatti, che questa imposta sia tra quelle che il governo Meloni pensa di eliminare, lasciato già inteso in caso di potenza del veicolo superiore a una data soglia.
In attesa di avere maggiore certezze, riepiloghiamo i punti fondamentali di questa imposta.
IL SUPERBOLLO. Come riportato dal sito di Quattroruote, si tratta di una imposta che, dal 2011, è rivolta ai possessori di autovetture con potenza superiore a una determinata soglia. L’addizionale erariale va allo Stato e non alle regioni, come nel caso del bollo auto. I parametri del tributo introdotto a metà 2011 dal governo Berlusconi (10 euro/kW per ogni kW al di sopra della soglia dei 225), sono stati inaspriti a fine 2011 dal governo Monti. Tuttavia lo stesso governo Monti ha introdotto il principio della riduzione in funzione dell’anzianità dell’auto.
Analogamente alla tassa automobilistica, sono obbligati al pagamento i proprietari; gli usufruttuari; gli acquirenti con patto di riservato dominio; gli utilizzatori a titolo di locazione finanziaria (leasing). La scadenza del versamento coincide con la scadenza del pagamento del bollo, cioè entro la fine del mese successivo alla scadenza della tassa automobilistica.
ESENZIONI. L’imposta addizionale non è dovuta nei casi in cui il veicolo sia esentato dal bollo ordinario. Si applicano al superbollo, quindi, le esenzioni previste per i veicoli storici o per furto o anche demolizione.