20.11.20

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Fare il pieno di energia elettrica conviene: Pmi e professionisti agevolati se green

Ricaricarsi di elettricità… conviene. L’ Agenzia delle Entrate in un recente interpello ha chiarito come le infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici acquistate da un’azienda o da un professionista per lo svolgimento delle proprie attività rientrano tra i beni strumentali ammortizzabili. Ciò significa che il loro costo è “spalmabile” su più anni o esercizi (ammortamento): chi acquista un bene strumentale, infatti, non deduce subito l’intero costo sostenuto, ma solo la quota relativa all’anno di utilizzo.

L’ammortamento dei beni strumentali può essere fatto dalle imprese (ad esempio società, imprese individuali) e dai professionisti. Queste categorie possono dedurre il costo dei beni acquistati sulla base dei coefficienti di ammortamento previsti dal Ministero. In questo modo, il reddito imponibile ai fini del calcolo delle imposte viene ridotto dell’importo delle quote di ammortamento.

L’utilizzo dei beni strumentali e l’ammortamento seguono regole diverse a seconda se l’impresa o il professionista applicano regimi fiscali speciali o di vantaggio, come il regime forfettario o il regime dei minimi. Nel regime forfettario, non è previsto l’ammortamento dei beni e il loro costo è dedotto dal reddito in modo diverso. L’ammortamento dei beni strumentali è possibile, invece, nel regime dei minimi, secondo i normali coefficienti ministeriali.

 

GLI INCENTIVI. A spingere sull’acquisto di beni strumentali è stata già la Nuova Sabatini, che nel 2019 ha permesso a tutte le Pmi di accedere più facilmente ai finanziamenti, tanto più la richiesta allo Stato di un contributo sugli interessi dei finanziamenti relativi all’acquisto di beni strumentali.

La legge di Bilancio 2019 ha inoltre introdotto una detrazione fiscale, ai fini delle imposte sui redditi, così che risultano agevolabili le spese documentate e sostenute dal primo marzo 2019 al 31 dicembre 2021 relative all’acquisto e alla posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica.

Infine, il Superbonus del 110% si aggiunge di recente agli incoraggiamenti già in essere, così che le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, se eseguita congiuntamente a specifici interventi di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici, consente di usufruire di una detrazione fiscale del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.

La detrazione si applica agli interventi effettuati:

– dai condomini, sulle singole unità immobiliari adibite ad abitazione principale,

– dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni,

– dagli Istituti autonomi case popolari (Iacp) comunque denominati e dagli enti aventi le stesse finalità sociali, per interventi realizzati su immobili, di loro proprietà ovvero gestiti per conto dei comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica,

– dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci.

I beneficiari della detrazione possono optare per lo sconto in fattura da parte del fornitore o per la cessione del credito d’imposta.

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