C’è tempo fino al prossimo 28 giugno per convocare l’assemblea di approvazione del bilancio 2019. A dettare le nuore regole del gioco è il decreto Cura Italia, che entra nel vivo alla voce bilanci.
Si modificano, quindi, anche le nomine dell’organo di controllo o del revisore legale per le società a responsabilità limitata, da effettuarsi in occasione dell’assemblea di approvazione del bilancio 2019, che subiranno un ulteriore differimento.
Ma cambiano le regole del gioco anche nel sistema di interlocuzione tra gli attori coinvolti nell’approvazione di un bilancio di società di capitali, che da statuto non prevedono la possibilità di intervento in assemblea ordinaria e straordinaria mediante mezzi di comunicazione o l’espressione del voto per corrispondenza, possono adesso utilizzare tale modalità tramite consultazione scritta o tramite consenso espresso per iscritto. Queste società possono altresì prevedere che l’assemblea si svolga, anche esclusivamente, mediante mezzi di telecomunicazione che garantiscano l’identificazione dei partecipanti, la loro partecipazione e l’esercizio del diritto di voto senza in ogni caso la necessità che il presidente, il segretario o il notaio si trovino nello stesso luogo.
Va da sé che la deroga introdotta dal Decreto consente di poter fruire del termine più ampio di 180 giorni – anziché i 120 canoni, seguenti alla chiusura d’esercizio – a quelle società il cui statuto non contiene alcuna previsione in merito al differimento, e, in linea generale, senza necessità di fornire alcuna motivazione.