L’agricoltura e le zone rurali sono al centro del Green Deal europeo e la PAC 2023-2027 è uno strumento fondamentale per conseguire le ambizioni della strategia “Dal produttore al consumatore” e della strategia sulla biodiversità.
Nell’ottica di fornire quante più delucidazioni su questo strumento di sviluppo di un importante comparto dell’economia siciliana e non solo, forniamo informazioni chiave utili agli imprenditori per orientarsi nel mondo florido dello sviluppo rurale.
COS’E’ IL GREEN DEAL EUROPEO. I cambiamenti climatici e il degrado ambientale costituiscono una minaccia enorme per l’Europa e per il mondo. Per superare queste sfide, il Green Deal europeo nasce per trasformare l’Unione europea in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, garantendo che nel 2050 non siano più generate emissioni nette di gas a effetto serra; ma anche che la crescita economica venga dissociata dall’uso delle risorse e che nessuna persona e nessun luogo siano trascurati.
La Commissione europea ha adottato una serie di proposte per trasformare le politiche dell’UE in materia di clima, energia, trasporti e fiscalità in modo da ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
LA PAC 2023-20217. Si tratta di una politica modernizzata che pone un forte accento sui risultati e sulle prestazioni. La politica si concentra su dieci obiettivi specifici, collegati agli obiettivi comuni dell’UE in materia di sostenibilità sociale, ambientale ed economica nell’agricoltura e nelle zone rurali.
Ogni paese dell’UE attua un Piano strategico della Pac nazionale in cui confluiscono i finanziamenti per il sostegno al reddito, lo sviluppo rurale e le misure di mercato. Nel definire i loro piani strategici, i paesi dell’UE hanno contribuito al conseguimento dei dieci obiettivi specifici attraverso un pacchetto di misure politiche di ampio respiro fornite dalla Commissione, che sono state definite in funzione delle esigenze e delle capacità nazionali.
La legislazione sulla PAC stabilisce un insieme comune di indicatori nell’ambito di un nuovo quadro di riferimento per l’efficacia dell’attuazione, il monitoraggio e la valutazione. Gli indicatori saranno monitorati mediante relazioni annuali sull’efficacia dell’attuazione e un riesame semestrale dell’efficacia dell’attuazione dei piani strategici della PAC per valutare i progressi compiuti dai paesi dell’UE nel conseguimento dei loro target finali e degli obiettivi della PAC.
SETTORI CHIAVE DELLA RIFORMA. La PAC 2023-2027 contiene una serie di riforme politiche a sostegno della transizione verso un’agricoltura e una silvicoltura sostenibili nell’UE.
La PAC 2023-2027 aiuta l’agricoltura a fornire un contributo molto più incisivo al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo:
- obiettivi ambientali più ambiziosi: i piani della PAC sono in linea con la legislazione in materia di ambiente e clima. Nel suo piano strategico per la PAC, ciascun paese dell’UE è obbligato a mostrare una maggiore ambizione in materia di ambiente e di azione per il clima rispetto al precedente periodo di programmazione (nessun arretramento) ed è tenuto ad aggiornare il piano in caso di modifica della legislazione in materia di clima e ambiente;
- contributo agli obiettivi del Green Deal: i piani strategici nazionali della PAC contribuiscono al conseguimento degli obiettivi del Green Deal;
- condizionalità rafforzata: i pagamenti dei beneficiari della PAC sono legati a un insieme più rigoroso di requisiti obbligatori. Ad esempio, in ogni azienda agricola almeno il 3% dei seminativi è destinato alla biodiversità e agli elementi non produttivi, con la possibilità di ricevere sostegno attraverso regimi ecologici per raggiungere il 7%. Anche le zone umide e le torbiere sono protette.
- regimi ecologici: almeno il 25% del bilancio per i pagamenti diretti è destinato a regimi ecologici, fornendo maggiori incentivi a favore di pratiche e approcci agricoli rispettosi del clima e dell’ambiente (come l’agricoltura biologica, l’agroecologia, il sequestro del carbonio nei suoli agricoli, ecc.) e di miglioramenti del benessere degli animali;
- sviluppo rurale: almeno il 35% dei fondi è destinato a misure a sostegno del clima, della biodiversità, dell’ambiente e del benessere degli animali;
- programmi operativi: nel settore ortofrutticolo, i programmi operativi destinano almeno il 15% della spesa all’ambiente;
- clima e biodiversità: il 40% del bilancio della PAC deve essere pertinente per il clima e sostenere fermamente l’impegno generale di destinare il 10% del bilancio dell’UE agli obiettivi in materia di biodiversità entro la fine del periodo del quadro finanziario pluriennale (QFP) dell’UE.
FINANZIAMENTI DELLA PAC. Per il periodo 2021-2027 sono stati assegnati alla PAC 387 miliardi di euro di finanziamenti che provengono da due diversi fondi: il Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), che ammonterà a 291,1 miliardi di euro (a prezzi correnti) e il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che ammonterà a 95,5 miliardi di euro.