Le politiche “plastic free” dovranno attendere. Slitta al primo gennaio 2021 l’applicazione di plastic e sugar tax, rispettivamente le imposte sul consumo di imballaggi usa e getta in plastica non compostabile e sulle bevande edulcorate. A stabilirlo è il decreto Rilancio, perseguendo l’obiettivo di sostenere le imprese dei settori del packaging in plastica e delle bevande gasate in virtù delle difficoltà economiche causate da un forte calo della domanda, così da evitare il tracollo delle aziende e non mettere a rischio gli 80mila posti di lavoro della filiera italiana.
Di base, però, si va a rimodulare la direttiva europea con cui l’Italia avrebbe dovuto introdurre una tassazione specifica sui prodotti in plastica monouso per ridurre l’inquinamento ambientale, come già avviene in Belgio, Francia, UK e Irlanda.
Nello specifico, la Plastic tax avrebbe previsto un prelievo fiscale di 0,45 centesimi su ogni chilogrammo di materia plastica contenuta nei Manufatti in plastica con singolo impiego (Macsi) destinate a contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari, ad esclusione dei contenitori utili a proteggere o trasportare dispositivi medici. I Macsi possono avere forme diverse e sono realizzati con l’impiego, anche parziale, di materie plastiche costituite da polimeri organici di origine sintetica e non sono ideati, progettati o immessi sul mercato per compiere più trasferimenti durante il loro ciclo di vita o per essere riutilizzati per lo stesso scopo per il quale sono stati ideati.
Poi è arrivato il Covid, e sono stati pensati due provvedimenti, che al momento non risultano ancora emanati. Il primo, di tipo direttoriale, è stato disposto dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che ridefinisce le modalità di attuazione dell’imposta; il secondo, che è interdirettoriale, vede l’unione di intendi tra l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle dogane per un eventuale scambio di informazioni. La decorrenza dell’imposta di consumo sui Macsi è stata differita pertanto al primo gennaio 2021. Lo stesso vale per la Sugar tax, e cioè l’imposta sul consumo di bevande analcoliche edulcorate, nella misura di 10 euro per ettolitro (nel caso di prodotti finiti) e di 0,25 euro per Kg (nel caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione).
Riguardo la conversione del decreto, il dibattito però è aperto: chissà se, puntando al sostegno alle imprese, si arrivi all’abolizione delle tasse piuttosto che alla loro sospensione… .