Altri importanti punti di “accellerazione” previsti dal Pnrr 3 riguardano la semplificazione del fisco ed anche quella dell’edilizia scolastica.

Per quanto riguarda il fisco, come si evince su ticonsiglio.com, sono previste misure «in favore di imprese in difficoltà tramite l’implementazione di piani di rateizzazione del debito fiscale e di accordi transattivi con Fisco, Inail e Inps». Semplificazioni anche per l’accesso a procedure negoziate. In tema di giustizia tributaria, invece, si vuole accelerare sull’estinzione delle controversie oggetto di condono fiscale.

In ambito edile, il decreto Pnrr 3 punta sull’estensione della possibilità di operare come commissari straordinari per l’edilizia scolastica soggetti attuatori degli interventi, eventuali stazioni appaltanti, contrali di committenza e contraenti generali, oltre a sindaci e presidenti di provincia e di città metropolitana.

Nel contesto dell’edilizia scolastica, sono due gli ulteriori punti sui quali il Pnrr 3 focalizza la propria attenzione. Uno riguarda l’introduzione di deroghe al nuovo codice dei contratti pubblici e agli accordi quadro per l’affidamento dei servizi tecnici e dei lavori stipulati da Invitalia. L’altro aspetto annovera l’innalzamento della soglia a 215mila euro per l’affidamento diretto su servizi e forniture, compresi servizi di ingegneria o architettura e attività di progettazione con affidamento diretto.

Inoltre, sempre in tema di edilizia scolastica viene introdotta per gli Enti locali la possibilità di utilizzare i ribassi d’asta per gli interventi di edilizia scolastica anche per i “progetti in essere” e non più soltanto per i soli progetti PNRR, come previsto finora dalla normativa. Ciò consentirà di rimuovere un vincolo all’utilizzo di tali risorse, quantificabili in oltre 350 milioni, potendo, dunque, concorrere a rimediare al fenomeno dell’aumento del costo dei materiali.

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