La regione Siciliana, con apposito avviso, ha messo a bando oltre quattro milioni di euro destinati alla coprogettazione, organizzazione e gestione condivisa degli interventi e dei servizi di assistenza ai migranti.
L’iniziativa auspica di arrivare alla creazione di Poli sociali integrati, in cui è possibile offrire assistenza «ai cittadini di Paesi terzi, regolarmente soggiornanti in Italia, vittime o potenzialmente suscettibili di sfruttamento lavorativo». Ad emanare l’avviso è l’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali che «intende individuare soggetti del terzo settore per la realizzazione e la gestione di Poli sociali integrati, uno per ciascuna provincia e città metropolitana della Sicilia, in grado di offrire le prestazioni previste».
I PROGETTI. Finalità del bando è, infatti, la creazione di progetti di orientamento dei migranti che, una volta concluso il proprio percorso nei centri di accoglienza, possono trovare validi punti di riferimento capaci di guidarli lontano da situazioni di sfruttamento lavorativo, contrastando contestualmente il lavoro sommerso, che pare essere molto diffuso soprattutto nel settore agricolo.
Come si legge nell’avviso, infatti, in base alle stime del VI Rapporto dell’Osservatorio Placido Rizzotto della FLAI-CGIL (2022), nel 2021 sono stati circa 230 mila i lavoratori impiegati irregolarmente in agricoltura, e di questi 55 mila sono donne. Un fenomeno che è in continua crescita e che è presente, soprattutto, in Puglia, Sicilia, Campania, Calabria e Lazio con tassi che superano il 40%.
OBBIETTIVI DEL BANDO. Come riportato nel comunicato della regione Siciliana, si vuole così rafforzare la governance regionale per la definizione di modelli di intervento integrati da declinare nei diversi ambiti territoriali; mettere in atto tutte le azioni per la prevenzione e il contrasto al lavoro sommerso e irregolare e delle forme di sfruttamento lavorativo e nella tutela delle vittime; valorizzare il ruolo delle imprese e degli attori del mercato del lavoro e della formazione per l’attuazione di misure di prevenzione e contrasto del fenomeno del caporalato nonché di protezione e assistenza alle vittime; migliorare la qualità e l’accessibilità del sistema dei servizi sul territorio.
L’Avviso di manifestazione di interesse è pubblicato sul sito della Regione Siciliana a questo link.