Lo scorso 2 febbraio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del MISE del 19 novembre 2021 che disciplina le modalità di intervento del Fondo per le piccole e medie imprese creative, che ha lo scopo di promuovere la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese operanti nel settore creativo tramite la concessione di contributi, l’agevolazione nell’accesso al credito e la promozione di strumenti innovativi di finanziamento, nonché altre iniziative per lo sviluppo del settore.
Il Fondo per piccole e medie imprese creative – istituito con la Legge di Bilancio 2021 (Legge 178/2020, articolo 1 comma 109 e ss.) – è rivolto al sostegno delle imprese di micro, piccola e media dimensione con sede legale in Italia, operanti nel settore creativo, ma anche in fase di costituzione, mediante la concessione di agevolazioni nell’ambito di una delle seguenti linee di azione:
- programmi di investimento realizzati da singole imprese creative;
- programmi di investimento realizzati da imprese creative con una prospettiva di collaborazione rispetto ad altre imprese (anche non operanti nel settore creativo);
- investimenti nel capitale di rischio di imprese creative, ad esclusivo beneficio di quelle che costituiscono start up innovative o Pmi innovative.
Il Fondo, però, è destinato anche alle imprese (micro, piccole e medie) operanti in qualunque settore, che intendano acquisire un supporto specialistico in quello creativo (salvo le esclusioni previste).
La dotazione finanziaria del Fondo è pari a 40 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022.
Le agevolazioni – che sono concesse ai sensi e nei limiti dell’articolo 22 (“Aiuti alle imprese in fase di avviamento”) del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione (Regolamento GBER) ovvero, per le imprese che non soddisfino le condizioni dei cui al predetto articolo 22, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione (Regolamento «de minimis») – assumono la forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro e sono disciplinate in due distinti Capi del suddetto decreto, e cioè nei Capi II e III.
CAPO II: INTERVENTI PER LA NASCITA, LO SVILUPPO ED IL CONSOLIDAMENTO DELLE IMPRESE CREATIVE
I soggetti beneficiari di tale misura sono le imprese creative ma anche quelle operanti in altro settore e partecipanti a progetti integrati con imprese creative.
Ai fini dell’ammissibilità le imprese creative devono essere classificabili in micro, piccola o media dimensione; regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese; svolgere una delle attività previste tra quelle ammissibili (sarebbero quelle elencato nell’allegato 1 al decreto); essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti; non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a una procedura concorsuale; non incorrere nelle specifiche cause di esclusione.
Anche le imprese operanti in altro settore devono soddisfare gli stessi requisiti, salvo, ovviamente, il requisito collegato allo svolgimento delle attività “creative”.
I requisiti richiesti devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda, mentre, per le istanze presentate da persone fisiche che intendono costituire una impresa creativa, queste, entro sessanta giorni dall’ammissione, devono comprovare l’avvenuta costituzione dell’impresa ed il possesso dei requisiti richiesti, pena la decadenza della domanda di agevolazioni.
I programmi di investimento ammissibili devono prevedere spese di importo non superiore a 500 mila euro, avere durata di realizzazione non superiore a 24 mesi dalla sottoscrizione del provvedimento di concessione e riguardare:
- per le imprese costituite da non più di cinque anni (al momento di presentazione della domanda): l’avvio o lo sviluppo dell’impresa creativa;
- per le imprese costituite da più di cinque anni (al momento di presentazione della domanda): l’ampliamento o la diversificazione della propria offerta di prodotti e servizi e del proprio mercato di riferimento o l’introduzione di innovazione ed efficientamento del processo produttivo.
Le spese ammissibili sostenute successivamente alla presentazione dell’istanza, sono relative a:
- impianti, macchinari ed attrezzature nuovi di fabbrica, purché inerenti e funzionali all’attività d’impresa, poste ad esclusivo servizio dell’iniziativa agevolata, dimensionati alla effettiva produzione e singolarmente identificabili;
- immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata (incluso l’acquisto di brevetti o l’acquisizione di licenze d’uso);
- opere murarie, ma nel limite del 10% del programma complessivamente ammissibile;
- esigenze di capitale circolante, nel limite massimo del 50% delle spese di cui ai precedenti punti.
Con particolare riferimento alle esigenze di capitale circolante, queste possono essere utilizzate al fine di pagare le materie prime, ma anche le spese per godimento di beni di terzi, le utenze, le perizie tecniche, le spese assicurative ed il costo dei lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato e non coperti da altre agevolazioni, purché strettamente attinenti al programma agevolato.
Anche per questa misura, non risultano ammissibili alle agevolazioni le spese riferite alla mera sostituzione di impianti, macchinari ed attrezzature, nonché le spese relative ad imposte e tasse.
Le agevolazioni relativamente al Capo II sono concesse fino ad una percentuale massima di copertura delle spese ritenute ammissibili pari all’80%, di cui fino a un massimo del 40% in forma di contributo a fondo perduto e fino a un massimo del 40% in forma di finanziamento agevolato. Il finanziamento agevolato sarà: senza interessi né garanzie, con durata massima di dieci anni, con un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate – scadenti il 31 maggio e d il 30 novembre – a partire dalla seconda data successiva a quella di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.
Nell’ambito del Capo II, le imprese creative che siano qualificate come start up innovative o Pmi innovative, una volta ottenuta la concessione delle agevolazioni possono, a fronte di investimenti nel relativo capitale di rischio da parte di terzi, chiedere la conversione di una quota del finanziamento agevolato concesso in contributo a fondo perduto.
CAPO III: VOUCHER PER L’ACQUISIZIONE DI SERVIZI SPECIALISTICI EROGATI DA IMPRESE CREATIVE
I soggetti beneficiari di tale misura sono le imprese operanti in qualunque settore (salvo specifiche esclusioni) che intendano acquisire un supporto specialistico nel settore creativo e che, alla data di presentazione della domanda, comprovino il possesso dei requisiti richiesti ai soggetti ammissibili di cui al superiore Capo II.
I programmi di investimento ammissibili devono essere finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni di prodotto, servizio o processo e al supporto dei processi di ammodernamento degli assetti gestionali e di crescita organizzativa e commerciale, mediante l’acquisizione di servizi specialistici nel settore creativo.
Pertanto, le spese ammissibili si riferiscono a tali servizi specialistici che devono, però, essere erogati da imprese creative di micro, piccola e media dimensione, ovvero da università o enti di ricerca con cui venga sottoscritto, successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni ed entro tre mesi dal provvedimento di concessione delle stesse, apposito contratto, che descriva contenuto e finalità delle prestazioni specialistiche richieste e che abbia ad oggetto i seguenti ambiti strategici:
- azioni di sviluppo di marketing e sviluppo del brand;
- design e design industriale;
- incremento del valore identitario del company profile;
- innovazioni tecnologiche nelle aree della conservazione, fruizione e commercializzazione di prodotti di particolare valore artigianale, artistico e creativo.
Le agevolazioni relative al Capo III sono concesse in forma di contributo a fondo perduto fino a copertura dell’80% delle spese ammissibili per l’acquisizione dei servizi specialistici nel settore creativo e, comunque, per un importo massimo pari a 10mila euro.
Le agevolazioni previste dal Fondo per le imprese creative sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, per cui si attendono i provvedimenti che definiscano puntualmente termini e modalità di presentazione delle istanze.
Il soggetto gestore che si occupa dell’istruttoria delle domande è Invitalia, che comunicherà tempestivamente, con avviso da pubblicare in Gazzetta Ufficiale, l’eventuale esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.
Qualora le risorse residue non consentissero l’integrale accoglimento delle spese ammissibili previste dalla domanda, le agevolazioni saranno concesse in misura parziale rispetto all’ammontare delle spese agevolabili.
Da quanto disposto, il soggetto gestore completerà l’istruttoria nell’arco di 60 giorni dalla presentazione dell’istanza, in tale periodo valuterà dapprima la completezza della documentazione presentata e del rispetto dei requisiti e delle condizioni formali di ammissibilità; superata positivamente questa fase, procederà alla valutazione di merito della domanda.
Per quanto riguarda l’erogazione delle agevolazioni, con riferimento ai progetti agevolati ai sensi del Capo II, fatta salva la possibilità di richiedere un’anticipazione – svincolata dai Sal (Stato avanzamento lavori), per un importo non superiore al 40% delle agevolazioni ammissibili, previa presentazione di apposita fideiussione in favore del soggetto gestore – l’erogazione avviene in non più di quattro stati di avanzamento lavori, su richiesta dell’impresa, corredata dalla documentazione giustificativa delle spese sostenute. Per quanto riguarda, invece, i progetti agevolati ai sensi del Capo III, l’erogazione è disposta in un’unica soluzione su richiesta dell’impresa beneficiaria.
Le misure agevolative descritte sembrano interessanti sia al fine di promuovere il settore delle imprese creative – e non solo questo – tramite l’implementazione dei servizi specifici di cui sopra.
A questo punto, in attesa dell’emanazione dei provvedimenti previsti che daranno indicazioni dei termini e delle modalità di presentazione delle istanze, è consigliabile iniziare a pianificare tempestivamente programmi di investimento ammissibili.