I giovani, oggi più che mai, alla luce di quanto accaduto e sta accadendo a seguito della pandemia, hanno bisogno di concretezza. L’acquisto della prima casa racchiude progetti, sacrifici presenti e passati e tante speranze per il futuro. Gli incentivi fiscali introdotti dal Governo sembrano porre le condizioni per cui questo possa avvenire.

La scelta tra l’affitto e l’acquisto, in termini di rata da sostenere ogni mese, continua a far propendere per il mutuo, soprattutto oggi dal momento che, con i tassi di interesse ai minimi storici, le rate mensili risultano essere le più basse di sempre. Tuttavia, sulla scelta di contrarre un mutuo incidono anche le spese relative all’onorario del notaio e le varie imposte connesse all’acquisto.

Pertanto, accade che per molti giovani italiani fare il grande passo nel mercato immobiliare rimane un miraggio, ancor più se alle spalle non si ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Ecco perché la misura inserita nel Decreto-legge 25 maggio 2021 Sostegni bis potrebbe rappresentare un’opportunità vantaggiosa per tutti quei soggetti che non dispongono di congrue risorse finanziarie da utilizzare per l’acquisto di un immobile o non hanno una lunga storicità creditizia e neppure contratti di lavoro tipici.

Nella fattispecie il nuovo provvedimento prevede, per i giovani under 36, la possibilità di richiedere un mutuo garantito dallo Stato per l’acquisto della prima casa (riguarda anche la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo) per un ammontare pari all’ 80% del prezzo dell’immobile, l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, la riduzione alla metà degli onorari notarili e un credito di imposta per gli acquisti soggetti ad Iva.

Per rendere più semplice l’accesso al credito, la legge di Stabilità del 2014 aveva già istituito un fondo di garanzia mutui prima casa. Si tratta di un fondo statale gestito da Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici Spa) che interviene garantendo il 50% della quota capitale dei mutui richiesti, il cui importo massimo non deve superare i 250mila euro.

L’unità immobiliare dev’essere sita nel territorio dello Stato e non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (abitazioni in ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici). Tutti possono accedere al fondo (rispettando i requisiti), ma è assegnata priorità ai mutui erogati a favore delle giovani coppie coniugate, con o senza figli, ai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi, a chi abita le case popolari nonché ai giovani di età inferiore a 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico.

La misura prevista dal governo Draghi con il decreto Sostegni bis rivede quanto già disposto nel 2014, apportando significative novità allo scopo di assicurare un maggiore successo alla misura:

  • target più mirato (giovani under 36 con Isee inferiore a 40mila euro);
  • garanzia dello Stato fino all’ 80% del valore dell’abitazione, con un massimale di 250mila euro;
  • assenza di limitazioni sulla tipologia di contratto di lavoro di cui i giovani beneficiari siano titolari;
  • esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale sull’atto di acquisto;
  • azzeramento dell’imposta sostitutiva e delle imposte di registro, ipotecaria e di bollo sull’atto di mutuo;
  • riduzione del 50% degli onorari notarili;
  • per gli atti soggetti ad Iva, attribuzione agli acquirenti di un credito d’imposta (non rimborsabile), di ammontare pari all’Iva corrisposta, da utilizzare in diminuzione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, delle imposte sulle successioni e donazioni e per il versamento, in compensazione, di ogni altra imposta.

La norma, già pubblicata in Gazzetta Ufficiale, riguarderà gli atti stipulati dal 24 giugno 2021 al 30 giugno 2022 e consentirà ai giovani, futuri acquirenti di immobili, un notevole risparmio in termini di quei costi accessori che spesso sono sottovalutati ma che possono arrivare a pesare su una compravendita anche il 5% in più rispetto al prezzo di acquisto.

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