Dal 20 marzo 2023 sarà possibile presentare domanda di accesso all’incentivo FRI-Tur, – Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo.
Si tratta di un contributo diretto alla spesa erogato dal Ministero o in alternativa di un finanziamento agevolato concesso da Cassa Depositi e Prestiti.
Entrambe le agevolazioni verranno riconosciute su progetti relativi a investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro.
L’Italia detiene un grandioso patrimonio artistico, naturalistico e culturale. Non per niente è il Paese con i maggiori siti riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Come un immenso museo a cielo aperto, contornato da paesaggi mozzafiato, buona cucina, cultura, arte e sport nonché dimora di grandi personaggi di oggi e di ieri, suscita grande curiosità ai turisti di tutto il mondo: si pensi che l’Italia, nel 2019, deteneva il quinto posto nella classifica globale dei Paesi più visitati al mondo.
Ciò nonostante, purtroppo, il Bel Paese ha ancora scarse capacità di sviluppo imprenditoriale nel settore turistico, soprattutto a causa delle poche risorse finanziarie ad esso destinate.
A tal fine, proprio per stimolare il settore, è stato promosso dal Ministero del Turismo, con ente gestore Invitalia, l’incentivo FRI-Tur, che si pone come obiettivo quello di incentivare lo sviluppo e il potenziamento delle strutture alberghiere e delle imprese turistiche, finanziando progetti di ammodernamento che seguono i principi di sostenibilità ambientale e digitalizzazione.
In sintesi, gli interventi finanziabili sono:
- riqualificazione energetica e antisismica delle strutture;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (questi lavori devono essere funzionali alla realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica e antisismica e degli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche);
- realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
- digitalizzazione delle strutture (installazione di impianti wi-fi, realizzazione di siti web ottimizzati per il sistema mobile, acquisto di programmi e sistemi informatici, utilizzo di dispositivi per la vendita diretta di servizi e pernottamenti, acquisto di spazi e servizi pubblicitari finalizzati alla promozione, ecc.);
- acquisto di mobili e componenti d’arredo.
Il Fondo Rotativo Turismo è destinato ad un’ampia platea di beneficiari operanti nel settore: imprese alberghiere; agriturismi; strutture ricettive all’aria aperta; imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici e parchi tematici.
Questi i requisiti che le imprese devono possedere al momento della presentazione della domanda:
- gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento;
- essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento;
- avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale;
- essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
- essere in regime di contabilità ordinaria;
- essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima;
- adottare un apposito regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo o della pesca;
- non ricadere nelle fattispecie previste dall’articolo 4, comma 2 dell’Avviso.
Le agevolazioni possono essere concesse fino al 31 dicembre 2023, salvo eventuali proroghe autorizzate dalla Commissione Europea ed i progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.
LA DOTAZIONE ECONOMICA. Il Fondo Rotativo mette a disposizione 180 milioni di euro per i contributi a fondo perduto e 600 milioni di euro per i finanziamenti agevolati.
Coerentemente con i principi di attuazione del Pnrr, il 40% delle risorse è destinato alle imprese turistiche del Mezzogiorno e una quota del 50%, invece, agli investimenti green.
L’investimento deve essere riferito ad una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’Iva, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro.
Per i programmi di investimento presentati, le imprese beneficiarie possono accedere a due diversi tipi di agevolazione:
- un contributo diretto pari al 35% per interventi di riqualificazione ambientale, sostenibilità ambientale ed innovazione digitale (la percentuale dei contributi concessi variano in base alla dimensione e all’ubicazione delle imprese);
- un finanziamento agevolato concesso al tasso fisso dello 0,50% con durata minima di 4 anni e massima di 15 anni inclusi 3 anni di preammortamento massimi.
Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti.
La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile.
L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’Iva complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.
I suddetti incentivi non sono cumulabili con quelli previsti dall’art.1 del Decreto-Legge 6 novembre 2021, n. 152, né con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
La domanda può essere presentata dalle ore 12.00 del 20 marzo 2023, fino alle ore 12.00 del 20 aprile 2023.
L’attribuzione degli incentivi avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.
In caso di esaurimento delle risorse disponibili prima del raggiungimento del numero minimo di 300 imprese beneficiarie, la quota dei contributi a fondo perduto verrà ridotta in misura proporzionale per tutti i soggetti beneficiari (fermo restando l’obbligo di dimostrare la copertura integrale del progetto).
Foto di Gianni da Pixabay