26.11.20

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Sport: approvati i decreti che tutelano atleti e associazioni

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare cinque decreti legislativi che danno attuazione alla Riforma dello sport, disposta da una legge delega datata 2019. Ciò significa che, a piccoli passi, si sta raggiungendo il traguardo che segna l’attuazione di una serie di misure che mirano a tutelare sotto molteplici profili la categoria dei lavoratori dello sport, con particolare riferimento alle donne e ai minori.

Ad essere ridefiniti sono il ruolo stesso del lavoratore sportivo, degli agenti e dei diritti e responsabilità delle associazioni sportive. All’atto pratico, i provvedimenti intervengono in materia di lavoro sportivo e di semplificazioni e sicurezza in materia di sport.

NOVITA’ FORMALI. Si procede così ad una revisione organica e della definizione del “lavoratore sportivo” in tutte le sue forme tramite l’introduzione di tutele anche previdenziali, che trovano applicazione sia nel settore dilettantistico sia nel settore professionistico.

In particolare, entro luglio 2022 verrà abolito il vincolo sportivo inteso come limitazione alla libertà contrattuale dell’atleta, anche nel settore dilettantistico. Alle associazioni e società dilettantistiche che hanno formato l’atleta è previsto il riconoscimento di un premio di formazione. Precise tutele riguardano i minori e i cittadini con disabilità nell’ambito della pratica sportiva; la tutela e il sostegno del volontariato sportivo, oltre alla promozione delle pari opportunità per lo sport femminile professionistico e dilettantistico.

Le associazioni e società sportive dilettantistiche possono svolgere anche attività commerciali, solo se secondarie rispetto all’attività sportiva e strumentali all’autofinanziamento, e che possano distribuire una parte dei dividendi con limiti stringenti a tutela della vocazione sportiva.

È stata introdotta, inoltre, una normativa unitaria in termini di tutela dei diritti degli animali impiegati in attività sportive, prevedendo obblighi per proprietari, conduttori, operatori, istruttori, organizzatori di manifestazioni e competizioni, i quali sono tenuti a preservarne il benessere, in termini di alimentazione, cura della salute e accudimento.

NOVITA’ SOSTANZIALI. Il decreto disciplina per la prima volta, in modo organico, la figura dell’agente sportivo in termini di requisiti di accesso alla professione, compensi e incompatibilità, allo scopo di garantire imparzialità, indipendenza e trasparenza nell’attività, con particolare riguardo alla tutela dei diritti dei minori. Viene istituito presso il Coni uno specifico Registro nazionale al quale dovranno essere iscritti gli agenti.

Il decreto, inoltre, aggiorna le norme tecniche e la semplificazione delle procedure amministrative in ordine alla realizzazione e manutenzione degli impianti sportivi, con l’obiettivo di assicurare un effettivo ammodernamento delle strutture, soprattutto in termini di accessibilità, efficientamento energetico e sicurezza, in linea con la normativa internazionale e gli standard europei.

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