Novità nel no profit: grazie al Registro unico nazionale del terzo settore, le informazioni riguardanti la struttura e le attività promosse dagli enti no profit saranno pubbliche. Ciò significa che ogni cittadino potrà avere libero accesso – per via telematica – al Registro (che è quindi pubblico), nel rispetto della trasparenza e della certezza delle informazioni per chiunque voglia entrare in contatto con queste realtà.
Sebbene sul sito del Ministero del Lavoro è stato pubblicato il decreto n. 106/2020 che disciplina le procedure di iscrizione nel Runts, le modalità di deposito degli atti, le regole per la predisposizione, la tenuta, la conservazione e la gestione del Registro; occorre attendere la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale, e ciò avverrà a brevissimo. Probabilmente il Registro unico diventerà operativo entro la prossima primavera.
BENEFICI DEL RUNTS. L’iscrizione nel Registro unico dà diritto ad accedere alle agevolazioni previste per il terzo settore, offrendo inoltre la possibilità di stipulare convenzioni con amministrazioni pubbliche per lo svolgimento in favore di terzi di attività o servizi sociali di interesse generale (gli enti costituiti dopo il 3 agosto 2017 possono accedere a tale opportunità dopo 6 mesi dalla costituzione).
DESTINATARI. Tutti gli enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o piu’ attività di interesse generale in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi.
Nello specifico: organizzazioni di volontariato; associazioni di promozione sociale; enti filantropici; imprese sociali (comprese le cooperative); reti associative; società di mutuo soccorso; enti religiosi riconosciuti civilmente.
RUNTS: COSA CAMBIA E COSA INTRODUCE. La normativa introduce un registro nazionale unico del terzo settore, che si sostituisce alla pluralità di registri speciali previsti dalla vecchia disciplina. Inoltre, prevede l’iscrizione nel registro anche per enti che precedentemente non erano tenuti ad alcuna iscrizione. Più in generale, la riforma prescrive una disciplina nuova con riferimento a diversi aspetti della vita e dell’attività degli enti di terzo settore e che deve essere rispettata ai fini dell’iscrizione nel Runts.